Mike, il giusto ricordo e autocelebrazioni
martedì 10 settembre 2019
Mike Bongiorno, più di chiunque altro, rappresenta la storia della televisione italiana. Uno dei generi che all'inizio della programmazione, a metà degli anni Cinquanta, meglio si adattava al nuovo mezzo era il telequiz. Lascia o raddoppia?, Il musichiere divennero ben presto degli eventi sociali. Da allora e per lungo tempo il telequiz si è identificato con il suo conduttore principe: Mike Bongiorno, appunto. Il suo ruolo era fondamentale. A lui competevano gli onori di casa, ma anche la scelta e l'esame dei concorrenti e al tempo stesso l'eventuale loro difesa. Bongiorno era un personaggio a tutti gli effetti pur non avendone le caratteristiche peculiari. Era essenzialmente una persona comune in cui il pubblico ci si rispecchiava volentieri, ma non era uno sprovveduto, tutt'altro: era consapevole, assennato e garbato. Sapeva benissimo che gaffes e goffaggini garantivano un richiamo popolare non meno forte del gioco in sé. Ma non ci sono stati solo i telequiz nella vita professionale dell'italo-americano Michael Nicholas Salvatore Bongiorno nato a New York nel 1924. Ci sono stati undici Sanremo e tanta altra tv di cui a buon diritto può essere considerato un maestro. Era doveroso, pertanto, ricordarlo nel decimo anniversario della morte avvenuta a Montecarlo l'8 settembre 2009. C'è semmai da chiedersi se era opportuno farlo con uno schieramento di forze e una serie infinita di programmi sulla Rai e su Mediaset con tanto di sorta di reti unificate. L'impressione è che così facendo la tv abbia voluto celebrare se stessa, un po' come quando alle commemorazioni funebri l'oratore parla di sé più che del defunto. Ma non solo: in qualche caso si è assistito a forme di autopromozione. È successo ad esempio con lo speciale di Porta a porta, sabato in seconda serata su Rai 1 a ruota dell'altrettanto speciale di Techetechetè e del ricordo da parte di Fiorello. Bruno Vespa è partito con una vecchia registrazione in cui si fingeva concorrente di Mike Bongiorno per poi entrare a sua volta nei panni del presentatore e interrogare, come in un telequiz, Insinna, Conti e Amadeus in cabina con Liorni giudice. Tutti, guarda caso, con i loro rispettivi programmi al via stagionale in questi giorni.
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