Madrigali e Dialoghi di Mazzocchi la musica al servizio della Parola
domenica 28 ottobre 2007
Nei primi decenni del Seicento, al tempo in cui il melodramma stava cominciando a muovere i primi passi, musici e teorici disquisivano animatamente sui differenti caratteri che contrapponevano stylus antiquus e modernus, "prima" e "seconda prattica"; l'oggetto del contendere era primariamente il modo d'intendere e valutare i retaggi dell'antica e severa tradizione polifonica e le spinte moderne che contraddistinguevano il nascente canto monodico accompagnato. La disputa vide coinvolto in prima persona l'illustre Claudio Monteverdi, "rivoluzionario" madrigalista e operista di chiara fama, che arrivò a sostenere la supremazia di un'arte che «per signora dell'armonia pone l'orazione»; dove la musica veniva appunto chiamata a piegarsi alle esigenze espressive e illustrative del testo " sia in ambito profano che religioso " non tanto per sminuire la propria importanza, ma per trovare sempre nuovi stimoli creativi.
Tra i compositori che si trovarono in perfetta sintonia con questa linea di pensiero, Domenico Mazzocchi (1592-1665) si impose come uno degli autori di maggior spicco; nel bellissimo disco intitolato Madrigali e Dialoghi (pubblicato da Pan Classics e distribuito da Jupiter), l'ensemble Les Paladins, diretto al cembalo e all'organo da Jérôme Correas, ci offre un'affascinante selezione di sue arie, odi, concerti sacri e madrigali spirituali, affidata a un quintetto di voci soliste (menzione speciale ai soprani Monique Zanetti e Valerie Gabail) perfettamente educato all'universo retorico di riferimento del repertorio antico. L'interpretazione eccelle per la leggerezza dell'approccio, la finezza nella scelta delle ornamentazioni, l'incisività del lavoro introspettivo con cui gli esecutori si addentrano tra gli amari accenti del sonetto La Maddalena ricorre alle lagrime o gli spasimi addolorati del recitativo Dovemo piangere la Passione di Nostro Signore, tra le riflessioni esistenziali dell'aria Breve è la vita nostra o il fervore devozionale dell'ode Alla Beatissima Vergine. Pagine in cui la musica restituisce la Sacra Parola alla sua connotazione più alta di trascendente purezza, attraverso un'inclinazione alla drammatizzazione e alla teatralità che mira a rapire, intrattenere e coinvolgere gli animi degli ascoltatori.
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