Lo stile Giacobbo per “Freedom”
giovedì 3 gennaio 2019
Non avevamo dubbi che la giacca fosse la stessa, ma Roberto Giacobbo a scanso di equivoci lo ha voluto precisare: «È stata per una dozzina d'anni in un armadio». Tanti, insomma, quanto quelli passati dall'ultimo viaggio televisivo in Egitto nel cuore delle piramidi. Allora lavorava in Rai, conduceva Voyager. Adesso è passato alla concorrenza, a Mediaset, in particolare a quella Rete 4 che tenta di rinnovarsi grazie anche al suo divulgativo Freedom - Oltre il confine, in onda il giovedì in prima serata con il prolungamento di un Day Time il sabato pomeriggio per raccogliere il meglio della puntata di due giorni prima e qualche contenuto inedito. Per quanto riguarda la giacca stile sahariana di cui si parla è quella bianca, ma poi c'è quella blu, più pesa. A volte ci suda dentro, altre ci patisce il freddo. Ma quello che conta per Giacobbo, stazza a parte, è di essere sempre uguale a se stesso, riconoscibile e in qualche modo fuori dal tempo, almeno da quello delle stagioni. Ma oltre la giacca, anche il format è lo stesso, ormai più che collaudato. Lo sta ripetendo di anno in anno, da oltre quindici, con successo. Sembra anche tra i giovani e sui social. In ogni puntata un pezzo forte iniziale e un altro paio a supporto. Nel primo caso il conduttore-narratore non disdegna, nonostante i due metri di altezza, di infilarsi in cunicoli a volte impossibili e in saliscendi continui all'insegna del proclama «Le nostre telecamere sono i vostri occhi». Un programma nel quale aleggia qualche mistero e si affrontano confini comunque da superare. Fa parte del gioco. L'ultima volta è toccato appunto alle piramidi e a seguire al Papa Buono e alla Vergine di Quadalupe a Città del Messico. Freedom come Voyager, oltre a far vedere monumenti molto conosciuti da visuali inedite, ha il pregio di mostrare anche ambienti molto meno conosciuti e a volte inaccessibili al pubblico. Il conduttore lo annuncia sempre con un po' di enfasi, anche quando i luoghi non sono poi così impervi. Ma il più delle volte, dobbiamo riconoscerlo, lo sono realmente. La dimostrazione questa sera con la fenditura di una montagna che giocherà un brutto scherzo al gigante buono Roberto Giacobbo.
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