La testimonianza di padre Amorth e lo zelo di una blogger
mercoledì 19 aprile 2023

Un’ampia e convincente recensione di “L’esorcista del papa” è appena apparsa qui su Avvenire, a firma di Roberto Zanini, con titolo eloquente: “Nel film su padre Amorth c’è tutto a parte padre Amorth”. Il rumoroso lancio di questa pellicola può tuttavia avere spinto molti, magari credenti, magari appartenenti a generazioni più giovani di quelle dei lettori dei libri del famoso sacerdote paolino, a interessarsi a lui, alla sua vita, al suo ministero. A rappresentare questo interesse e a ben soddisfarlo (per quanto consentito dallo spazio di un post) si è dedicata Emilia Flocchini, zelante agiografa digitale, attraverso il suo blog Testimoniando.

Innanzitutto una biografia che mette bene in luce quanto nella sua vita precede l’Amorth esorcista; poi una serie di sottolineature, che non pretendono di essere oggettive ma al contrario dichiarano il particolare angolo visuale dal quale sono condotte. Che è quello, appunto, di chi, “prima” del film, aveva una conoscenza «sì e no di fama» di questo sacerdote, e che per altro verso, non essendosi «mai sentita particolarmente attratta dai racconti sugli esorcismi», non aveva «mai letto nessuno dei suoi libri», pur avendone apprezzato la rubrica “Dialoghi sull’aldilà” curata per il settimanale Credere.

Mentre “dopo” il film, scoraggiata dal recensirlo al solo intravederne il trailer, Emilia Flocchini si dedica alla ricerca, basata su fonti serie, di ciò che rappresenta la testimonianza di questo prete ai suoi occhi. «Anch’io, come lui, quando mi sembra di aver riconosciuto la verità di Dio in una storia, m’impegno a divulgarla con ogni mezzo», scrive, cogliendo un tratto dell’Amorth comunicatore (da buon paolino) che rimane anche dopo che è diventato esorcista. E su questa chiave si pone anche la sua conclusione, che vale anche come giudizio sul film in quanto critica alla spettacolarizzazione degli esorcisti: «Rimangono ancora oggi figure misteriose, buone per film dell’orrore, fumetti, serie televisive (...) che non evidenziano mai a sufficienza il lato luminoso del loro ministero (...). La loro missione, invece, è ristabilire la dignità di persone degradate dal diavolo e dai suoi emissari, per dichiarare ancora di più la vittoria di Cristo risorto su ogni forma di male e di peccato».

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