La preghiera di Sol Gabetta per gli ebrei
venerdì 23 gennaio 2015
Un disco per non dimenticare, nato con l'intento di fare memoria e che non a caso porta impresso un titolo che non lascia spazio a equivoci: Prayer. Ed è partendo dalla “preghiera”, dalla domanda per eccellenza, che la giovane violoncellista Sol Gabetta ha voluto individuare le risposte nascoste in brani che non rientrano nel repertorio ufficiale della “musica sacra”, ma che di fede, spiritualità e senso religioso sono intrisi fino all'ultima nota. Accompagnata dall'Amsterdam Sinfonietta e dall'Orchestre National de Lyon, l'artista ha infatti raccolto una serie di opere ispirate a melodie della tradizione ebraica. Al fianco di Dmitrij Šostakovic (1906-1975) e delle pagine estratte dalle sue Jewish Folk Poetry, il ruolo di protagonista principale spetta a Ernest Bloch (1880-1959), autore di From Jewish Life, di Nigun, della Méditation hébraïque e soprattutto del celebre Schelomo, quella “Rapsodia ebraica per violoncello e orchestra” in cui lo strumento solista ricopre idealmente il ruolo del Re Salomone (Schelomo appunto). Musiche in cui il compositore ha voluto riecheggiare la «misteriosa, ardente, turbolenta anima giudea che risuona lungo tutta la Bibbia; il mondo dei patriarchi e dei profeti, lo sconfinato amore per la giustizia», ma anche «la violenza, il dolore e la sofferenza» provati dal popolo ebraico. Per non dimenticare, appunto.Sol GabettaPrayerSony Classical. Euro 19,00
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