Qual è il segreto che a quasi trecento anni di distanza dalla sua prima esecuzione rende ancora la Passione secondo Matteo di Johann Sebastian Bach (1685-1750) così attuale e sorprendentemente moderna? Forse la profondità espressiva della musica insieme alla straordinaria forza d’immaginazione e immedesimazione richiesta all’ascoltatore/spettatore, chiamato a un coinvolgimento totale con i tragici eventi narrati dal Vangelo. Secondo il direttore Raphaël Pichon, «l’immenso genio di Bach è quello di uscire completamente dal quadro liturgico, ponendoci al centro del dramma: diventiamo gli attori, partecipiamo all’azione, la viviamo, nella nostra sensibilità e anche fisicamente. Attraversiamo un dramma che è soprattutto umano: ingiustizia, tradimento, amore, sacrificio, perdono, rimorso, compassione, pietà...». È comunque impossibile – e anche improprio – approcciare questo capolavoro al di fuori della destinazione liturgica per cui è stato concepito, cioè le celebrazioni del Venerdì Santo nelle chiese principali di Lipsia, ma è altresì doveroso riconoscere il valore assoluto e universale che questa opera riveste per l’intera umanità, a prescindere da qualsiasi contesto culturale o confessione religiosa. Pichon è un artista intelligente e preparato e la sua lettura della Passione secondo Matteo appare meno votata agli effetti e più agli affetti; l’Ensemble Pygmalion, i cantanti solisti e il coro della Maîtrise de Radio France – a cui si affianca un Julian Prégardien perfettamente calato nel ruolo dell’Evangelista – brillano nell’aderenza al testo come nell’equilibrio tra la tessitura strumentale e quella vocale. Ci sono momenti di straordinaria intensità (il toccante Erbarme dich affidato al contralto Lucile Richardot e il disarmante Komm, süßes Kreuz al baritono Stéphane Degout), ma è il risultato d’insieme a risultare convincente, a prescindere da alcuni stacchi di tempo un po’ troppo sostenuti, perfettamente in linea con la prassi esecutiva delle nuove generazioni di interpreti. © riproduzione riservata BACH Passione secondo Matteo Ensemble Pygmalion, Raphaël Pichon Harmonia Mundi / Self (3 cd. Euro 30.00)