La 7: in “100 minuti” le verità di ieri e di oggi
mercoledì 24 aprile 2024
Mentre non si placa la polemica sul mancato monologo di Antonio Scurati in Rai per il 25 aprile, La 7, lunedì in prima serata, ha lanciato la nuova inchiesta di 100 minuti con un viaggio immersivo nell’ultradestra. A firmarlo, all’interno del programma scritto e condotto da Corrado Formigli e Alberto Nerazzini, è il giornalista Andrea Palladino. Con il titolo Lago Nero, Palladino prende spunto da rive opposte dei laghi Maggiore e di Varese dove da una parte si ricorda un eccidio nazista e dall’altra si celebra il solstizio d’inverno con gli eredi di Ordine Nuovo e il massimo esponente del nazionalismo russo, Aleksandr Dugin. Ma non solo: su quella sponda si festeggia anche il compleanno di Hitler con canzoni del tipo «Sei milioni di ebrei e lo rifarei». «È un’inchiesta destinata a far discutere parecchio», spiega Formigli. Il motivo è che le storie nere non si fermano al passato. Con i loro cascami lambiscono la presidente del Consiglio attraverso alcuni suoi esponenti di governo e di partito: dalla sottosegretaria Paola Frassinetti al responsabile organizzativo di Fratelli d’Italia a Rieti Alessandro Stazi, entrambi coinvolti nelle discutibili iniziative accennate e nei contatti, anche per conto della stessa Giorgia Meloni, con Dugin. Il racconto parte dagli anni Cinquanta, quando il Nord Italia diventa rifugio per ex ufficiali nazisti. Un filo che Palladino segue fino ai giorni nostri scavando tra eventi, contatti e connessioni fino ad arrivare ad Atreju, alla festa di Fratelli d’Italia, dove i fili della storia si ricongiungono. Con 100 minuti tornano dunque le inchieste vecchio stile, quelle che per metterle in piedi ci vogliono mesi, a volte anni. Da un punto di vista formale, forse Formigli e Nerazzini potrebbero evitare il controcampo in cui si passano la parola l’un l’altro, anche se questo conta poco: l’importante è l’inchiesta. © riproduzione riservata
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