domenica 19 gennaio 2025
In Italia il mercato delle macchine agricole nel 2024 ha chiuso in negativo. Brutta notizie per uno dei comparti più importanti dell’economia agroalimentare nazionale e brutto segno che indica tutto il malessere che sta vivendo il settore. Le indicazioni su come vanno le cose per la meccanizzazione agricola italiana arrivano, come di consueto, dai dati relativi alle immatricolazioni nei passati dodici mesi, elaborati da FederUnacoma (che raccoglie alcuni tra i più importanti costruttori), sulla base delle registrazioni fornite dal ministero dei trasporti. Per capire la portata di quanto accaduto, basta leggere pochi numeri. La flessione – dice l’associazione – ha interessato tutte le principali tipologie di macchine a partire dalle trattrici che, con «circa 15.448 unità immatricolate, perdono il 12,3% rispetto allo scorso anno, registrando la peggiore performance dal 1952. Segno meno anche per le mietitrebbiatrici, che perdono il 31,8% a fronte di 266 mezzi immatricolati, e per i transporter (le trattrici con pianale di carico) che lasciano sul terreno il 14,9%rispetto lo scorso anno». Numeri negativi anche per la maggior parte degli altri mezzi meccanici per l’agricoltura. Quello che colpisce, è certamente il segno meno per le trattrici agricole. Le macchine per eccellenza per il lavoro nei campi, nel 2024 hanno ottenuto il peggior risultato da oltre 60 anni di vita agricola italiana. Ancora i costruttori spiegano come l’andamento del settore - che dopo il picco del 2021, risulta essere in calo per il terzo anno consecutivo - è stato condizionato in primo luogo dall’incremento dei costi produzione e dagli alti tassi di interesse che rendono difficile l’accesso al credito. Fattori, questi, che insieme con la stagnazione dei redditi agricoli, hanno condizionato la domanda di macchinari anche nei principali paesi europei e del nord America. Come dire, la crisi non è solo italiana. Anzi, nell’Ue rallentano la Francia (-10.1%), la Germania (-3,4%) e la Gran Bretagna (-11,9%). Mentre oltre l’Atlantico cala sia il mercato degli Stati Uniti (-13,2%) che quello del Canada (-15,8%). Certo, in Italia le cose si complicano anche per le aspettative rivolte al sistema di incentivi. Ancora i costruttori puntano il dito e spiegano: «Le agevolazioni per gli investimenti in tecnologie 4.0, che nel 2021 avevano dato grande slancio a tutto il settore agromeccanico, sono in via di esaurimento. I fondi a valere sul Pnrr possono essere impiegati esclusivamente all’acquisto di trattrici elettriche o a metano, e seppur considerano anche altri mezzi per l’agricoltura di precisione, sembrano destinati ad avere un impatto più limitato». E non è nemmeno una consolazione sapere che alcune misure (come il Fondo innovazione e le risorse destinate al miglioramento della sicurezza come il Fondo Isi Inail), hanno in qualche modo limitato le perdite. A questo punto FederUnacoma non ha timore di sottolineare la necessità di un «ulteriore potenziamento delle misure e altre riflessioni su nuovi piani strutturali di intervento». © riproduzione riservata
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