I giochi con le canzoni funzionano in tv da sempre, dai tempi del Musichiere. Nulla di nuovo dunque sotto il cielo di Tv8 che ripropone da mercoledì in prima serata Name that tune – Indovina la canzone, gara musicale tra soliti noti (i cosiddetti «vip») condotta per la seconda volta da Ciro Priello e Fabio Balsamo, del collettivo artistico The Jackal, che hanno preso il posto di Enrico Papi, che già vantava la conduzione di un altro antenato di successo come Sarabanda. Ad essere precisi anche in questa circostanza la conduzione è affidata soprattutto a Priello, che si sta confermando all’altezza della situazione, mentre a Balsamo sono affidate delle interferenze comiche. Ogni puntata propone la sfida tra due squadre composte da quattro «vip» ciascuna, che si confrontano in giochi in cui sostanzialmente c’è da indovinare il titolo di una canzone. Quest’anno ne sono stati aggiunti due nuovi: «Doppio mito» e «Il cantante smemorato», che offre l’opportunità di ospitare artisti conosciuti che cantando una loro canzone sbagliano di proposito un verso. Le due squadre devono indovinare il testo corretto. Al proposito c’è da dire che almeno alla prima puntata i «vip» di turno (Asia Argento, Irene Grandi, Vladimir Luxuria e Benedetta Parodi da una parte; Fabio Caressa, Morgan, Angelo Pisani e Nicola Savino dall’altra) si sono mostrati un po’ meno esuberanti di certi loro colleghi in passato, ma la tentazione di andare sopra le righe per fare i simpatici a tutti i costi è sempre in agguato. E sarebbe un errore, perché lo show (scritto da Pasquale Romano con Simone De Rosa, Magda Geronimo, Gianluca Giorgi e Peppi Nocera per la regia è di Alessio Pollacci) funziona se ognuno rispetta il proprio ruolo. Dopo di che andrebbe accorciato. Anche in questo caso, quasi tre ore sono davvero troppe. © riproduzione riservata