In Cielo hanno accolto bene la notizia del rosario interattivo
venerdì 18 ottobre 2019
La notizia che la Rete mondiale di preghiera del Papa ha prodotto il Click to Pray eRosary, ovvero un «rosario intelligente» (nel senso di dispositivo digitale interattivo), ha fatto il giro del mondo ( bit.ly/2nXNnvu ) e oltre, raggiungendo rapidamente anche il più alto dei Cieli. Dove del resto la sapevano già, partecipando tutti della divina onniscienza. A quanto mi è stato riferito Maria, la Madre di Dio, è stata la prima a rallegrarsene: ma non perché compiaciuta dalla prospettiva di ricevere più preghiere, giacché fa già abbastanza fatica a gestire le tante intercessioni di cui è destinataria attraverso le forme tradizionali, bensì per il fatto che, come i suoi creatori hanno sottolineato con insistenza, questo nuovo rosario ha l'obiettivo di «pregare per la pace nel mondo» (ha chiesto anzi se non si poteva inserire un meccanismo che bloccasse la recita, nel caso fosse fatta con intenzioni belliche). Contenti anche Matteo, Marco, Luca e Giovanni: hanno molto apprezzato che un altro degli obiettivi della app sia insegnare, soprattutto ai giovani suoi principali destinatari, a contemplare attraverso il rosario il santo Vangelo. Sentendo questo anche Francesco d'Assisi, che si era rabbuiato per il prezzo non proprio popolare del dispositivo, è tornato a sorridere. Invece Pietro si è chiesto se quella funzione, che riconosce ogni segno della croce fatto da chi porta l'eRosary e tiene memoria di tutti i rosari pregati, non potesse essere estesa anche alla partecipazione alla Messa e ai sacramenti: così da segnalare ai fedeli quando il credito (di grazia) sta per finire e indurli alla necessaria "ricarica". Infine, pare che Gesù sia stato interessato soprattutto alla possibilità che, attraverso questo dispositivo, ognuno che prega il rosario si veda collegato agli altri che stanno facendo la stessa cosa ovunque nel mondo. È sempre stato così, avrebbe detto più o meno, ma tanti non credono se non vedono...
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