“In barba a tutto”, attesa delusa, ma...
mercoledì 21 aprile 2021
A volte gli annunci creano troppa attesa, con il rischio che vada poi delusa. Succede anche con il nuovo programma di Luca Barbareschi, In barba a tutto, in onda il lunedì alle 23.15 su Rai 3, a stretto tra Report e il Tg3 Linea notte. Il comunicato della Rai parlava di talk show «spiazzante, ironico, controcorrente, curioso, alto ma al tempo stesso pop, in cui l'attore e regista, con interviste in diretta, si propone di raccontare un mondo diverso in modo politicamente scorretto, con temi avvincenti e ospiti appassionati, rubriche, musica e divertimento. Parola d'ordine: sense of humor». In quest'ottica, il piccolo promo all'interno di Report, con Barbareschi che annuncia la resurrezione del principe Filippo, poteva anche illudere. Lo stesso dicasi per l'inizio, con il conduttore molto a suo agio (nonostante la diretta, i tempi contingentati e la lunga assenza dal video) che parla di guerra alla stupidità, dell'importanza di rimanere lucidi, ma anche dello stare insieme, di divertirsi, suonare e cantare con tanto di piccola band dal vivo. Ma non solo: per far capire che potevamo aspettarci di tutto, Barbareschi scherza su un paio di persone dietro le quinte pronte a staccare una grande spina che metterebbe al buio un intero quartiere pur di interrompere il programma nel caso azzardasse troppo. Invece, al di là del titolo e delle premesse, il nuovo talk show di Rai 3 è gradualmente scivolato nella normalità del genere, soprattutto con i tre ospiti previsti. Il primo intervistato, l'astrofisico Luca Perri, ha retto il ritmo grazie alla sua esperienza di divulgatore scientifico azzeccando anche qualche battuta buona. Dopo di che è stata la volta di Morgan con cui il dialogo è diventato surreale, ma non certo politicamente scorretto come c'era da aspettarsi. In fondo alla discesa Katia Ricciarelli, che di fatto non ha risposto a nessuna domanda provocatoria del conduttore svicolando da ogni possibile polemica. Barbareschi ha comunque tempo per rifarsi avendo davanti a sé altre sette settimane.
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