Il riuscito mistero dei “Sopravvissuti”
martedì 4 ottobre 2022
Avventura, suspense, mistero e rivelazioni a piccole dosi. Eppure tutto dovrà risolversi in sei episodi, quelli previsti da Sopravvissuti, la nuova serie in onda da ieri su Rai 1 e anticipata di qualche giorno su RaiPlay. Si tratta di una coproduzione internazionale a guida italiana, ideata da quattro allievi di un Master di Scrittura seriale: Sofia Bruschetta, Ivano Fachin, Giovanni Galassi e Tommaso Matano, che meritano una citazione per aver messo in piedi un racconto per certi versi originale (nonostante precedenti illustri come Lost o Homeland), ma soprattutto spiazzante nel descrivere la psiche umana partendo da un naufragio in cui rimangono coinvolte dodici persone di cui solo sei sopravvivono. Ma il problema è che vengono ritrovate soltanto un anno dopo e quello che è successo durante la tempesta che ha investito la loro imbarcazione e soprattutto come sono sopravvissuti in quell'arco di tempo resta tutto da capire. Fatto sta che quando tornano a casa niente è come prima: i naufraghi sono cambiati, hanno atteggiamenti e reazioni strane, nascondono più di qualcosa ai familiari e agli inquirenti. «Abbiamo scoperto cose di noi stessi che credevamo impossibili», dice Luca (Lino Guanciale), lo skipper dell'imbarcazione. I dodici, molto diversi tra loro (un imprenditore, un'attrice, un medico, un architetto, una giornalista, un operaio, un ex carcerato…), erano saliti su quella barca con le proprie storie, anche complicate, con la speranza di un nuovo inizio. Di fatto è un microcosmo che il destino mette di fronte a un qualcosa di inaspettato, che può far perdere l'identità e persino l'umanità. La barca diventa così una metafora della vita con tutte le sue tempeste e le relative conseguenze. Ma dove andrà a parare la serie diretta da Carmine Elia non è ancora dato sapere.
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