Il “Giro” di Camurri nell'Italia ancora viva
venerdì 27 maggio 2016
Il Giro d'Italia è alle ultime battute. Oggi c'è una bellissima tappa di alta montagna, con la “cima Coppi” e l'arrivo in salita. Domani si replica con il tappone alpino di pochi chilometri, ma di grandi dislivelli: quattro salite intervallate da tre discese senza tratti di pianura. Domenica la conclusione con la passerella da Cuneo a Torino. Stando così le cose, non sarà facile vedere un italiano professionista delle due ruote sul podio sotto la Mole. In ogni caso ci consoleremo con la maglia rosa che merita un dilettante della bici, ma non certo della tv: Edoardo Camurri, conduttore e coautore di Viaggio nell'Italia del Giro, che ci ha fin qui accompagnato ogni sera alle 20.10 su Rai 3 e alle 21.00 su Rai Storia (con repliche il giorno dopo su Rai Sport e Rai Scuola) e continuerà a farlo per altri due giorni per presentare ogni volta i percorsi della più importante competizione ciclistica italiana, ma soprattutto quello che in questi tragitti si incontra tra storia, arte, enogastronomia, curiosità e fede. Non possiamo, in proposito, non citare l'ottava tappa con partenza da Foligno, arrivo ad Arezzo, passando da Assisi dove Camurri inseguiva il francescano padre Pawel per farsi raccontare il rapporto tra fede, fatica e bellezza per poi approdare a Monterchi, di fronte a quell'autentica meraviglia che è la Madonna del parto di Piero della Francesca, per spiegarla, guardando semplicemente le mani, come la Madre nel momento di sospensione, nell'attimo di silenzio che precede il tutto: la nascita del Salvatore. E poi collegarla al presente perché «l'arte riesce a sfuggire alla linea del tempo». Di fronte a lezioni così, accettiamo che Camurri, in sella alla sua bici, abbia difficoltà a pedalare in piazza Grande ad Arezzo, anche perché non è semplicissimo. Lo stupendo spazio caro al Vasari, dove si corre la Giostra del Saracino, è parecchio in pendenza. Niente a che vedere, però, con le salite di oggi e l'arrivo a Risoul, che per la cronaca è in Francia, dove per diverse ore la carovana rosa starà in punta di pedali anche domani. In quanto a Camurri e al suo Viaggio nell'Italia del Giro, diciamo subito che dalla prossima settimana ci mancheranno. In pochi altri casi la tv riesce a fare cultura in modo originale, brillante e persino spiritoso, offrendo lo spaccato di un'Italia ancora viva, che gira nonostante il Giro, ma che con il Giro gira meglio.
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