I sobri novant'anni di Benedetto in tre frasi affettuose e dense
mercoledì 19 aprile 2017
Sostanzialmente contemporanee ai giorni di Pasqua, le celebrazioni per i novant'anni del papa emerito Benedetto XVI hanno legittimamente occupato un bel 10% delle ultime cronache religiose digitali. Unite da quel tratto di sobrietà che, evidenziato in modo unanime a proposito della "festa bavarese" organizzata lunedì 17 aprile presso il monastero Mater Ecclesiae nel quale egli vive, ho trovato confermato nelle parole di (quasi) tutti quelli che sono intervenuti in pubblico per l'occasione. Tra di esse sottolineo tre frasi affettuose e dense: le considero come gli scatti di un obiettivo che, puntato inizialmente sull'oggi di Joseph Ratzinger, si è allargato fino a fotografare gli ultimi cinquant'anni di pontificato.
Angelo Scelzo, descrivendo qui su "Avvenire" ( tinyurl.com/lgt7p3a ) la propria visita pasquale al monastero, annota: «I novant'anni "barcollano" principalmente sulle gambe», mentre «cammina certo più veloce la mente che, alla soglia del secolo, non è solo un deposito di ricordi». Padre Federico Lombardi, nella prefazione al volume edito da San Paolo "Benedetto XVI - Immagini di una vita", ripresa da "Vatican Insider" ( tinyurl. com/k6l3c2f ), sottolinea un punto per lui decisivo: «Mi pare che non si sia ancora messo sufficientemente in rilievo che la conclusione del pontificato coincide praticamente con la conclusione della trilogia di Benedetto XVI su Gesù. Questa trilogia – come egli ha detto – non è propriamente opera di magistero, ma frutto della sua personale ricerca del volto vivo di Gesù».
E finalmente il cardinale Christoph Schönborn, intervistato per Tv2000 da Lucio Brunelli ( tinyurl.com/ mn9jo86 ), termina una serie di paralleli tra Benedetto XVI, Giovanni Paolo II e Francesco affermando convinto: «Tutti e tre hanno un grande senso del mondo moderno, delle sfide del mondo moderno. Forse non sempre con gli stessi accenti, ma certamente tutti e tre hanno una grande sensibilità per la chiamata del mondo di oggi».
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