I requisiti per la pensione anticipata tra età anagrafica e contributi versati
venerdì 24 gennaio 2025
La pensione anticipata è un canale pensionistico anticipato rispetto a quello della vecchiaia, che prescinde in via ordinaria da un requisito anagrafico ma richiede un’anzianità contributiva molto elevata. Come per la pensione di vecchiaia, requisiti e condizioni dipendono dalla data di inizio dell’attività lavorativa e quindi del versamento contributivo nella singola gestione previdenziale. Per i lavoratori che, nella singola gestione, hanno contribuzione che parte da data antecedente all’01/01/1996 (sistema misto), il diritto a pensione anticipata richiede attualmente il seguente requisito contributivo: 41 anni e 10 mesi per le donne, e 42 anni e 10 mesi per gli uomini. Questo requisito contributivo è assoggettato nel tempo ad aumento per adeguamento ai cosiddetti incrementi delle aspettative di vita. Per i lavoratori invece che, nella singola gestione, hanno il primo contributo che si colloca a partire dal 01/01/1996 in poi (sistema contributivo), è previsto un ulteriore canale di accesso a pensione anticipata, esercitabile al raggiungimento dei seguenti requisiti: 64 anni di età; 20 anni di contribuzione “effettiva”; importo pensionistico non inferiore a 3 volte l’Assegno sociale Inps (ridotto a 2,8 l’AS per donne con un figlio, e a 2,6 l’AS per donne con due o più figli). Anche questi due requisiti (64 anni di età, 20 anni di contribuzione) sono assoggettati nel tempo ad aumento per adeguamento ai cosiddetti incrementi delle aspettative di vita. Questa specifica tipologia di trattamento viene riconosciuta nei limiti di un importo lordo mensile non superiore a 5 volte il trattamento minimo Inps (2.993,05 euro lordi mensili per lo scorso anno), tetto pensionistico
mensile operativo fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia. La pensione anticipata ha la prima decorrenza utile fissata a tre mesi dalla data di raggiungimento del requisito contributivo. Facciamo un esempio: la signora Francesca, dipendente privata 63enne, raggiungerà 41 anni e 10 mesi di contribuzione il 15 marzo 2025. Previa cessazione del rapporto di lavoro, Francesca potrà quindi conseguire il diritto a pensione anticipata con prima decorrenza utile 1° luglio 2025. Accanto alla pensione anticipata ordinaria, esistono ulteriori tipologie di anticipo pensionistico aventi requisiti di accesso e condizioni specifiche (la pensione anticipata flessibile chiamata “Quota 103”, pensione anticipata per lavoratori “precoci”, pensione di anzianità in “opzione donna”, Indennità Ape Sociale). Per una compiuta analisi e per avere una consulenza personalizzata sulla posizione assicurativa e sui possibili canali di accesso a pensione opzionabili, nonché per l’inoltro della domanda di pensione, l’invito è quello di rivolgersi alla sede del Patronato Acli più vicina. L’elenco delle sedi è consultabile sul sito www.patronato.acli.it, attraverso il quale è possibile trovare i contatti e prenotare anche un appuntamento in sede. Contributo a cura
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