Futuro senza sfratti per giovane famiglia
domenica 3 dicembre 2006
La grande occasione, quella che aspettavano da 7 anni, è arrivata. Un appartamento nelle case popolari: si sta per realizzare il sogno della famiglia S., due giovani sposi e i loro tre figli, arrivati da Napoli a Milano alla vigilia di Natale del 1999 con le valigie vuote e tante aspettative sul futuro. Da allora, una vita durissima per tutti: per i tre bambini, che mai in questi anni sono andati in gita scolastica, mai hanno avuto un vestito che non venisse dal guardaroba della Caritas, mai si sono concessi una cena in pizzeria. Per mamma Giovanna, 34 anni, che rinuncia a tutto per comprare i libri di scuola perché, almeno in quello, i figli siano uguali agli altri bambini. E durissima per papà Francesco, che a 39 anni ha fatto tutta la trafila dei lavori precari per approdare, alla fine, a uno stipendio da operaio. Ottocento euro al mese sono pochi per mantenere la famiglia e pagare un affitto, anche nell'estrema periferia di Milano e difatti un anno fa è arrivato lo sfratto per morosità. Il Comune di Pioltello al momento ha sistemato i cinque in una struttura per anziani, 50 metri quadri in tutto: una camera da letto, una cucina-soggiorno e un microbagno. Che Giovanna però tiene lindo e pulito perché la dignità, il rispetto di se stessi, l'amore reciproco e la speranza sono le uniche cose che non mancano in questa famiglia tribolata. All'orizzonte ora è apparsa la soluzione giusta, la grande occasione per la quale Francesco e Giovanna hanno bussato a mille porte; un appartamento nelle case popolari, giusto per loro e con un affitto basso. Ma c'è un però, un inghippo, come ne sono sorti tanti in questi sette durissimi anni milanesi per la famiglia S.: l'alloggio è devastato, senza pavimenti e senza porte, senza finestre e senza sanitari. Servono 10 mila euro per rendere l'alloggio abitabile e l'ente proprietario ha deciso che devono essere loro, i futuri inquilini, a pagare i lavori, che poi saranno scalati dall'affitto. Inutile dire che 10 mila euro Francesco tutti insieme non li ha mai visti. E che ora la famiglia S. trema perché si vede sfuggire la grande occasione per rimettersi in pista. Ancora una volta, ci rivolgiamo alla generosità dei nostri lettori per aiutare una famiglia a fissare un "mattone", ripartire. E sperare in un futuro senza sfratti. Per le offerte è disponibile il conto corrente postale 15596208, intestato a Avvenire, "La voce di chi non ha voce", piazza Carbonari 3, 20125 Milano.Gli assegni devono essere intestati a Avvenire, "La voce di chi non ha voce". Si può effettuare un bonifico a favore di Avvenire, "La voce di chi non ha voce", conto n.12201 della Banca popolare di Milano, ag. 26 (Abi 05584, Cab 01626).
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