“Frozen Planet” Sos per l’ambiente
sabato 24 dicembre 2022
C’è poco da fare, il documentario è uno dei generi che più si addicono alla tv. L’ennesima dimostrazione l’abbiamo avuta giovedì sera su Rete 4 con Frozen Planet, seconda stagione della serie della Bbc che racconta la vita degli animali nell’Oceano Artico e nell’Antartico, con un’attenzione particolare ai cambiamenti climatici che mettono a rischio la sopravvivenza di molte specie. Per cui, alla bellezza e al valore delle immagini di per sé, si abbina un preoccupato messaggio sul futuro di fauna e flora nelle regioni più fredde del mondo. Le temperature, infatti, aumentano a un ritmo senza precedenti e l’Incanto di ghiaccio, come recita il sottotitolo, sta svanendo sotto ai nostri occhi. Per cui, tra le tante storie di animali, la prima delle tre nuove puntate previste di Frozen Planet ci ha raccontato, ad esempio, della bellissima tigre siberiana, ormai in via di estinzione (ne sono rimaste cinquecento), che con i suoi duecento chili di peso ha bisogno per nutrirsi di dieci chili di carne al giorno. Telecamere speciali hanno seguito il grosso felino anche all’interno di anguste e buie caverne nell’impossibile caccia agli orsi in letargo. Di forte impatto anche la lotta tra le balene artiche e le orche, sempre a favore di queste ultime nonostante le dimensioni relativamente minori. Curiose le abitudini dei trichechi che dormono ammassati l’uno sull’altro o che rotolano verso il mare per la fatica di muoversi sulla terra con le loro corte pinne. E poi ancora gli orsi polari e tanti altri gruppi di animali costretti a sfide estreme per sopravvivere in questi territori. Tutti ripresi con inquadrature spettacolari grazie all’utilizzo di tecnologie innovative supportate da una narrazione (la voce fuori campo) che alterna a seconda dei casi toni drammatici, commoventi o ironici. © riproduzione riservata
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