venerdì 2 gennaio 2015
Paolo Mereghetti (uno degli ultimi critici cinematografici da quotidiano degni di questo titolo, in un campo che risente della crisi del giornalismo, tra mera informazione e mera pubblicità) è l’autore del fortunato e massiccio Dizionario dei film edito da Baldini & Castoldi, per i quali ha ora approntato delle agili riduzioni per "generi", le schede di "100 capolavori" per ciascun settore. Dei quattro volumi di inizio serie incuriosisce soprattutto quello dedicato ai 100 capolavori da far vedere ai vostri figli  (gli altri riguardano il western, il noir e la comicità italiana), perché non mi pare ci sia in commercio niente di simile, e perché implica un discorso di tipo pedagogico e non solo critico. I cento film indicati da Mereghetti non sono certo esaustivi, e molte scelte possono apparire personali e discutibili come qualsiasi altra scelta, ma hanno una loro coerenza che dipende, mi pare, dalla sua esperienza di padre, e dunque da una verifica diretta. Tengono conto, insomma, di cosa è piaciuto e piace di più ai suoi figli, sui quali però non ha operato forzature di tipo sperimentale, attento a mostrar loro ciò che possono capire e apprezzare. Ha diviso i 100 film in tre fasce di età: "per i più piccini", dai 6 ai 7 anni, dagli 8 anni in su; e i film spaziano dal muto al 3D, dal corto al lungometraggio, dal disegno animato al film con attori. Senza pregiudizi che non siano, per l’appunto, delle preoccupazioni pedagogiche, quelle infine del "non dare scandalo" all’infanzia, di rispettarne sensibilità e valori però accentuando, con certe visioni, le piccole e grandi possibilità di apertura alla comprensione del mondo, al rispetto della vita, ai diritti dell’immaginazione e della fantasia. Affiancherei, per i genitori, ma anche per gli insegnanti, la visione di un dvd edito dalla Cineteca di Bologna su  Il cinema e l’infanzia, opera di uno studioso non eccelso ma che ha messo insieme brani da film (soprattutto recenti e del mondo non ricco) che non sono mai usciti in sala e che sono decisamente belli o bellissimi. E ricordo le guide ai libri per l’infanzia che produce periodicamente l’associazione Hamelin di Bologna. Si tratta di aiutare bambini e puberi a muoversi nel mondo frastornante, ipocrita e manipolatore della infinita produzione (iper-moderna, certo, e iper-drogante) che è loro indirizzata da mercanti che per soldi sono capaci di tutto.
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