Due blog ricorrono ai bambini per accompagnarci nel Sinodo
mercoledì 15 giugno 2022
Due blog che stanno accompagnando con regolarità la Chiesa nel cammino sinodale hanno dato spazio, negli ultimi post, ad altrettanti “bambini”. Il primo è Giovannino, quello dell'aforisma di Rousseau. Lo cita Maria Elisabetta Gandolfi nel suo settimanale “Indice del Sinodo” su “Re-blog” ( bit.ly/3OfWsX2 ). A tema il caso della diocesi francese di Vannes e del «divario generazionale» emerso dalle sintesi della fase d'ascolto, con «le generazioni più giovani» che «chiedono più trascendenza, chiarezza dottrinale e visibilità dal clero». A fronte di un resoconto “pro domo sua” del blog della Fraternità lefebvriana, l'autrice segnala che la diocesi «non prospetta l'unica ricetta di un ritorno agli abiti liturgici tradizionali o al latino, ma una molteplicità di vie possibili». Perché, se per insegnare il latino a Giovannino bisogna conoscere Giovannino, così, «dopo che abbiamo capito chi è il nostro “Giovannino”, dobbiamo anche domandarci perché lui voglia tanto imparare il latino e se davvero la risposta alla sua domanda è una sola...». Il secondo è Sinodino, nuovo protagonista della “Fantaecclesia” inventata da Fabio Colagrande su “Vino Nuovo” e ora alle prese anch'essa con il Sinodo. È un piccolo impertinente, che “provoca” i soggetti ecclesiali affinché non anestetizzino il cammino avviato. Quella di ieri è la quarta delle sue incursioni ( bit.ly/3Hu0Uz9 ) ed è ambientata in un'assemblea parrocchiale «a porte chiuse», intenta alla sintesi conclusiva della fase di ascolto. Lanciando sassi da fuori, costringe il parroco ad aprire la finestra e lo interroga: «Li avete sentiti i non credenti? E i cristiani delle altre confessioni?». Suscita l'irritazione del sacerdote, che pare preoccupato solo di sbrigare la pratica, ma anche l'interesse di alcuni dei presenti, e infine ammonisce tutti scrivendo sull'asfalto: «Sinodo: occasione perduta...».
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