Dietro le quinte dell'Assegno Ponte
martedì 7 settembre 2021
In attesa delle statistiche dell'Inps aggiornate al mese di agosto, l'istantanea di luglio scattata sull'Assegno Temporaneo per i figli minori (detto "Assegno ponte") ha mostrato un deciso interesse dei lavoratori autonomi, professionisti, partite IVA, disoccupati ecc., categorie che per la prima volta sono state ammesse a un sostegno per la famiglia e per la natalità.
Risultano 250mila le domande di Assegno pervenute al 31 luglio agli uffici della previdenza, direttamente e tramite i patronati, con una ridotta presenza di nuclei familiari con carichi impegnativi (tre e più figli). Un afflusso tuttavia modesto sulla più vasta platea di potenziali beneficiari.
Le domande presentate sono istruite dall'Inps in automatico grazie a una procedura informatica realizzata per il nuovo sussidio. Se non si presentano problemi, le richieste sono avviate direttamente al pagamento. I dati necessari alla lavorazione delle domande vengono infatti attinti automaticamente ai diversi archivi dell'Istituto. Se invece è necessario integrare la domanda con notizie non fornite dai richiedenti, la stessa procedura invia automaticamente, al recapito telematico comunicato all'Istituto, un avviso a presentare la documentazione aggiuntiva. In ogni caso, l'istruttoria automatizzata delle domande elabora tutte le richieste secondo l'ordine di presentazione.
I nuovi beneficiari dell'Assegno (che sono esclusi dal diritto agli assegni familiari dei lavoratori dipendenti) ricevono le mensilità spettanti a partire dal 1° luglio, quindi con gli arretrati, a condizione di richiederli entro il 30 settembre. Le domande di Assegno presentate da ottobre in poi perdono il diritto agli arretrati. Sono sempre richiesti requisiti di cittadinanza, di residenza e di domicilio con il figlio a carico e con Isee non superiore a 50 mila euro. È preso in considerazione l' "Isee minorenni" in corso di validità del genitore presso cui risulta il minore.
La data del 30 settembre segna anche la non trascurabile opportunità di accedere al sito dell'Inps potendo utilizzare, per l'ultima volta, il familiare codice Pin. Da ottobre tutti i Pin non saranno più validi ed occorre utilizzare con l'Inps lo Spid personale – un codice più sicuro ma anche più laborioso sia da attivare sia da gestire – oppure la Carta CIE o la Carta dei Servizi.
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