Da giornalista a prof a youtuber che fa un video ogni due giorni
domenica 24 maggio 2020
Non credo di andare troppo fuori tema rispetto all'odierna Giornata mondiale delle comunicazioni sociali se torno a raccontare del filo non sottile che lega gli insegnanti di religione ai giornalisti specializzati in questioni religiose. Al più famoso di loro, Andrea Monda, la pandemia da Coronavirus finora ha sottratto l'edizione cartacea del giornale che dirige, "L'Osservatore romano", ma ha donato al quotidiano una app che si scarica in un «amen» ( bit.ly/3bULXVy ). Uno dei più giovani, Lorenzo Galliani, è stato invece spinto dalla forzata rinuncia alle aule scolastiche a farsi youtuber ( bit.ly/2XCb3U7 ). E siccome è persona che fa le cose sul serio, eccolo sfornare in poco più di 2 mesi, sul suo canale YouTube "Religione Online", 42 video (più o meno uno ogni due giorni), rivolti idealmente ai suoi studenti delle medie e delle superiori ma senza precludersi l'interesse di un'utenza più vasta.
Quando è andata male, i video sono stati poco sotto le cento visualizzazioni (spesso quelli nei quali cede microfono e telecamera a qualificati ospiti, interpellati su chi sia nella Bibbia il personaggio preferito). Quando è andata bene, le visualizzazioni sono salite a oltre 2mila: è il caso del video su una delle numerose puntate de "I Simpsons" dedicate a temi religiosi, e di quello su come riconoscere gli apostoli nel "Cenacolo" di Leonardo. La media si è comunque attestata su 400 visualizzazioni: non ancora numeri da Olimpo digitale, ma certo incoraggianti, anche perché si osserva la costante ricerca di un proprio linguaggio e la crescente cura dei dettagli: dal logo, agli inserti video, ai testi sovrascritti, al montaggio. E poi c'è la scelta degli argomenti. I due video più visti lasciano solo intendere l'ampiezza dei temi sui quali il Galliani youtuber spazia: c'è la cultura pop, ci sono le grandi opere d'arte, ma si sono soprattutto tanta Bibbia e una già ricca esperienza di quel che serve ai ragazzi. Non a caso la maggior parte di questi filmati parte, ancor prima della sigla, con una domanda.
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