Cresce il mercato delle polizze dei campi
domenica 9 giugno 2019
L'agricoltura italiana significa anche un valore assicurato per miliardi di euro. Aspetto poco noto – almeno ai più –, quello delle assicurazioni agricole è invece un tema importante per gli agricoltori. Può infatti passare da una buona polizza, per esempio, il futuro di un'attività agricola colpita da una grandinata devastante. Capire qualcosa in più, quindi, del settore delle assicurazioni agricole è importante per comprendere meglio quanto vasta e complessa sia la produzione agroalimentare nazionale. Nel 2018 il mercato delle polizze dedicate ai campi è arrivato ad un valore di 7,8 miliardi di euro: il 5% in più rispetto all'anno precedente. Il dato è stato calcolato dall'Ismea nel Rapporto sulla gestione del Rischio in agricoltura 2019. A dare impulso al mercato sono stati principalmente i recenti interventi normativi che hanno determinato una semplificazione delle procedure burocratiche. Una buona cosa alla quale si è aggiunta la maggiore sensibilità degli agricoltori nei confronti della prevenzione dei rischi, dopo le eccezionali perdite ai raccolti del 2017. A subire spesso i danni maggiori, infatti, sono le colture in pieno campo, tartassate dalla grandine ma non solo. Per questo le polizze sulle colture vegetali hanno raggiunto il valore di 5,6 miliardi (+9%), il secondo più alto da inizio decennio. Complessivamente il mercato assicurativo coinvolge 77mila aziende, di cui quasi 62 mila assicurate per le colture vegetali (+5% sul 2017). E' importante, per capire meglio quanto spazio abbiano ancore le assicurazioni agricole, guardare anche alla dislocazione geografica dei contratti. Sempre con riferimento alle polizze per il comparto vegetale, lo scorso anno quelli stipulati nel Mezzogiorno sono notevolmente aumentati (+20%), ma sempre il Sud, Isole comprese, resta l'area con la più bassa incidenza assicurativa in ambito agricolo, pari ad appena il 7,7% del totale, a fronte dell'83% del Nord e del 9,3% del Centro. È un'indicazione importante, che la dice lunga sui rischi che tanta parte dell'agroalimentare nazionale ancora oggi corre e che, invece, potrebbero essere in qualche modo mitigati. C'è spazio, quindi, per una maggiore consapevolezza dell'utilità delle assicurazioni anche nel settore. È una questione che va affrontata e che non riguarda solamente il costo economico e burocratico ma che, invece, può avere conseguenze notevoli sui bilanci delle imprese e quindi sul mantenimento dell'attività agricola. Un tema delicato in tempi di cambiamenti climatici.
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