Con un clic, tutti a Filadelfia: molte donne e quattro italiani
domenica 27 settembre 2015
Lo so che la Chiesa e la sua opinione pubblica, in questi giorni, sono tutte prese, e in gran parte affascinate, dalle parole che papa Francesco sta pronunciando negli Stati Uniti. Anche l'ultima rilevazione mi conferma che una pagina web su due ne offre un resoconto, quando non si limita a riportare i testi integrali: perché a volte abbiamo l'impressione di impoverirlo, papa Bergoglio, ridicendolo con parole nostre. Ma a chi ha ancora un po' di tempo, suggerisco di andare a visitare il sito del Wmof (Incontro mondiale delle famiglie) 2015 (http://tinyurl.http://tinyurl.com/ nqefxo3), cioè le giornate nel corso delle quali quasi 20mila persone hanno atteso a Filadelfia l'arrivo del Papa potendo confrontarsi con una squadra di relatori (tra cui molte, molte donne) e un ventaglio di temi di una ricchezza e pluralità non comuni. Tema: «L'amore è la nostra missione». Gli Incontri mondiali delle famiglie sono parenti stretti delle Giornate mondiali della gioventù, ma non hanno mai goduto, presso i media, della medesima popolarità, né al tempo di Giovanni Paolo II, che li inaugurò nell'Anno internazionale della famiglia (1994), né al tempo di Benedetto XVI. Anche perché l'uno e l'altro Papa si trovarono una volta nella condizione di dover rinunciare a presenziarvi (Wojtyla nel 2003 a Manila, Ratzinger nel 2009 a Città del Messico). Direi che, prima di questo a Philadelphia, le edizioni più “visibili” erano state, in Italia, la terza (inserita nel Grande giubileo) e l'ultima, a Milano: cioè le due tappe “interne”. Mentre non c'è stata Gmg, da Parigi a Sidney, che non abbia attratto l'interesse, come si dice, di “pubblico e critica”. E siccome, in questi giorni, si è occupato del Wmof, e bene, solo questo giornale (http://tinyurl. com/o9drtcn), ripeto il mio invito a cliccare quel link, che fra l'altro ci fa la gentilezza di parlare anche italiano. A proposito: a parte l'arcivescovo Paglia, co-padrone di casa, i “nostri” relatori erano 4 – monsignor Renzo Bonetti, monsignor Livio Melina, Gianna Emanuela Molla e Salvatore Martinez – cui va aggiunto un gruppo consistente di famiglie.
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