Con l’AI Google vuole conquistare Internet
venerdì 12 maggio 2023

Dal telefono pieghevole Pixel Fold allo smartphone Pixel 7a, da un nuovo tablet all’uso dell’intelligenza artificiale nel suo motore ricerca, sono tante le novità presentate l’altra sera da Google. Quello che ha fatto il gigante digitale non è stato solo una grande vetrina di nuovi prodotti. Come hanno sottolineato alcuni osservatori americani (e in Italia l’esperto Giorgio Taverniti, autore del più completo libro su Google) non ha solo fatto capire di essere meglio di OpenAI e ChatGPT («useremo l’intelligenza artificiale con prudenza e attenzione agli aspetti etici») ma anche ribadito la sua potenza: l’intelligenza artificiale di Google punta a conquistare Internet. Tutto. Dal mondo delle ricerche online (dove già oggi il motore di Google è usato in oltre l’80% dei casi) alle mail, dalla creazione di testi e fogli di calcolo alle traduzioni in tempo reale (anche audio, usando un cellulare) fino ai 3 miliardi di smartphone che utilizzano il sistema operativo Android, l’intelligenza artificiale creata nel gruppo Alphabet (che detiene anche Google) d‘ora in avanti entrerà sempre più in ogni aspetto della nostra vita. Per farlo Google ha aperto il suo mondo a chiunque, mettendo a disposizione la sua, anzi «le sue» intelligenze artificiali a chi lo vorrà. Le incontreremo in ambito sanitario (con la possibilità di analizzare radiografie e referti medici) come in ambito finanziario. Le troveremo negli assistenti digitali di ogni tipo come nella gestione della nostra posta elettronica su Gmail. E non è finita qui. Perché le aziende chi sceglieranno l’AI di Google potranno persino crearsi da sole una loro ChatGPT, basata anche su dati di proprietà e personali e chiusa a ogni invasione esterna (anche di Alphabet). Insomma, chi diceva che Google era rimasto
spiazzato e confuso dall’avvento di ChatGPT , in un futuro breve dovrà in qualche modo ricredersi. Ovviamente Alphabet vuole anche tornare a far crescere i suoi utili (che nel terzo trimestre 2022 sono calati del 26,5%) ma il suo vero obiettivo finale è mantenere una delle posizioni dominanti nell’universo di Internet. Il primo impatto di questo nuovo corso, quello che tutti noi vedremo al più presto, riguarda il nuovo motore di ricerca di Google, che sarà disponibile in 180 Paesi del mondo. «Qualunque ricerca un essere umano vorrà fare, potrà farla». E non solo con le parole. Potremo caricare un’immagine e chiedere a Google di generare per noi uno slogan o un testo. Potremo chiedergli quali sono le spiagge più belle d’Italia e le troveremo anche raccolte in una mappa, creata per noi. Dopo ogni ricerca troveremo i link ai risultati migliori ma anche le fonti alle quali l’AI di Google ha attinto e una finestra a parte con una risposta complessa e una serie di domande utili ad approfondire il tema. Avremo risultati ancor più precisi anche nella sezione shopping e potremo chiedere al sistema di generare per noi un’immagine o di crearci un quiz. Giorgio Taverniti non ha dubbi: «Siamo già entrati in una nuova era e ci sarà uno scarto importante tra le persone e le aziende che sapranno adattarsi e chi rifiuterà questo nuovo mondo». Su un punto, estremamente importante, occorre tornare:
Google ha dichiarato che userà l’intelligenza artificiale in modo etico e che farà di tutto perché non sia utilizzata per generare informazioni false o per danneggiare qualcuno. Insieme, al voto del parlamento europeo di ieri, sul varo delle prime regole per l’uso dell’intelligenza artificiale, è sicuramente una buona notizia. Vale la pena crederci. © riproduzione riservata

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