Colf, gli assegni al coniuge
martedì 4 ottobre 2005
I lavoratori e le lavoratrici domestiche e le «assistenti familiari» (termine che sta correttamente sostituendo il popolaresco «badante») hanno diritto agli assegni per il nucleo familiare. Come gli altri lavoratori dipendenti, anch'essi hanno quindi la possibilità di chiedere all'Inps che il pagamento dell'assegno sia pagato direttamente al coniuge del lavoratore o della lavoratrice che ne abbiano diritto.
L'ente di previdenza ha da poco aggiornato le procedure informatiche per il pagamento di questi assegni ai coniugi dei lavoratori domestici. Agli interessati è data possibilità di scegliere come forma di pagamento sia l'accredito in conto corrente bancario o postale sia un assegno, intestati al coniuge beneficiario. L'assegno poi può essere inviato dall'ente allo stesso indirizzo del lavoratore titolare oppure ad un altro indirizzo prescelto. La comunicazione che la richiesta è stata accolta oppure respinta sarà inviata dall'Inps contemporaneamente al coniuge beneficiario e al titolare della prestazione.
Coniugi separati. La categoria dei lavoratori domestici volge, indubbiamente, al femminile. Ben l'80% degli iscritti all'Inps sono donne, italiane o straniere. Il pagamento degli assegni familiari ai mariti delle colf non si presenta quindi come fenomeno diffuso. Nel caso di coniugi separati, il Tribunale di Venezia ha sentenziato che il coniuge cui sono stati affidati i figli ha diritto agli assegni anche nel caso in cui non abbia propri redditi da lavoro dipendente. Di conseguenza, è esclusa per il coniuge non affidatario la possibilità di chiedere per sé il pagamento degli assegni. Il coniuge con i figli è quindi l'unico avente diritto agli assegni familiari anche quando l'altro coniuge sia il lavoratore titolare del relativo diritto
Contributi. Lunedì 10 ottobre scade il termine per il versamento dei contributi Inps per le assistenti familiari ed altro personale domestico, relativi al terzo trimestre 2005. Nel versamento in corso dovrà essere incluso, in particolare, il periodo di ferie retribuite della lavoratrice, godute nel corso dell'estate. Per i contributi domestici vanno utilizzati esclusivamente i bollettini di conto corrente postale forniti dall'Inps.
Secondo le regole dell'Istituto, il 10 ottobre è anche l'ultimo giorno per denunciare, tramite l'apposito modello LD09 (scaricabile da www.inps.it), l'assunzione del lavoratore domestico avvenuta nel corso del terzo trimestre; agli effetti dell'Inps sono considerati i giorni compresi tra il 26 giugno ed il 24 settembre scorsi. In realtà il datore di lavoro ha l'obbligo di denunciare l'assunzione ancor prima all'Inail entro 24 ore dall'inizio del rapporto di lavoro, anche telefonicamente. Inail ed Inps hanno però recentemente unificato i propri call center al numero unico 803164. L'Istituto delle pensioni dovrebbe pertanto prendere atto che, contattando l'unico call center, la denuncia di assunzione ha validità giuridica per entrambi gli enti.
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