Le fotografie non lasciano dubbi: la situazione in cui vive il signor Antonio C. è di assoluto degrado. I muri gocciolano, la muffa invade e scurisce le pareti, opprime l’olfatto e mina la salute, il bagno è un orrore di ruggine e sanitari a pezzi. Perfino il materasso è impregnato di umidità, tanto che come lenzuola il signor Antonio usa pellicole di plastica. Le finestre con i vetri rotti sono a malapena coperte da pannelli di cartone. L’appello arriva da un sacerdote di una città meridionale, che raccomanda alla generosità dei lettori de “La Voce di chi non ha voce” il signor Antonio, un uomo ancora giovane che ha perso entrambi i genitori, colpiti di tumore, e anche lui malato, operato due volte da ragazzo e ora invalido al 67%. «Percepisco il Reddito di cittadinanza - spiega lo stesso Antonio in una mail – 500 euro al mese che se ne vanno quasi tutti in medicine. Mi sono rivolto alle istituzioni ma ho avuto solo promesse. Nessuno si è davvero preso a cuore la mia situazione». Il parroco che ci ha scritto conferma che la comunità sostiene il signor Antonio per quello che le è possibile, ma ora c’è bisogno di una mano in più. Lui in questo periodo sta dormendo in auto perché la muffa e l’umido in casa aggravano la sua patologia. Del resto, non ha il denaro per affittare un monolocale altrove. Il suo desiderio più grande sarebbe quello di trasferirsi in un camper, ovviamente da acquistare usato, per vivere dignitosamente e uscire dall’ambiente malsano e fatiscente in cui si passa le sue giornate. Possiamo aiutare Antonio a superare i suoi problemi anche con un piccolo contributo, utilizzando il conto corrente postale 15596208, intestato ad Avvenire, “La voce di chi non ha voce”, piazza Carbonari 3, Milano. Assegni intestati ad Avvenire, “La voce di chi non ha voce”. Si può anche fare un versamento ad Avvenire Nei Spa - La voce di chi non ha voce - Banco Bpm Iban IT05Y0503401741000000012201. © riproduzione riservata