Agricoli, il carico dei contributi
martedì 15 luglio 2008
Mentre il mondo dell'agricoltura arranca sotto il peso delle sue difficoltà " quelle storiche e quelle più recenti, ad iniziare dagli aumenti del gasolio " l'Inps ha ora aggiunto di suo l'annuale aumento dei contributi per la pensione. E lo ha fatto ad appena una settimana dalla scadenza, stabilita per domani 16 luglio, del primo versamento per il 2008 col modello F24. I nuovi contributi, dovuti dai coltivatori diretti, dai coloni, dai mezzadri e dagli imprenditori agricoli professionali, fanno riferimento alla classificazione delle aziende agricole in quattro fasce di reddito medio convenzionali, corrispondenti al reddito agrario dei terreni coltivati e dell'allevamento degli animali. Il nuovo reddito convenzionale, valido per il 2008, per ogni giornata lavorata è di 47,43 euro. La contribuzione per la maternità sale quindi a 7,49 euro ed il contributo annuale per gli infortuni a 768,50 euro (ridotto a 532,18 euro per i territori montani e le zone svantaggiate). In più, verrà recuperata coi prossimi versamenti anche l'assicurazione per la tutela da danno biologico dovuta per il 2004 e il 2005. Da quest'anno, il versamento e le varie dichiarazioni contributive possono essere curati, oltre che dai professionisti del settore (consulenti del lavoro, commercialisti, ragionieri, periti commerciali, avvocati) anche dai periti agrari e dagli agrotecnici, sia laureati sia diplomati. Questi professionisti sono stati recentemente autorizzati dal Ministero del lavoro a rappresentare gli assicurati agricoli presso i diversi enti di previdenza.
Pensionati nei campi. Si salvano dal salasso previdenziale i titolari di pensione, con almeno 65 anni di età, che possono richiedere uno sconto del 50% solo sui contributi riferiti alla pensione, rimanendo inalterate le coperture Inail e maternità. La riduzione si rifletterà però anche sull'aumento della pensione maturato per l'ulteriore attività lavorativa. La recente abolizione del divieto di cumulo del salario con un assegno di pensione apre però nuovi orizzonti agli anziani agricoltori che proseguono il lavoro nei campi. Si tratta di un vantaggio particolare per gli agricoltori pensionati che non hanno ancora compiuto i 65 anni richiesti per lo sconto contributivo. Nulla di nuovo, invece, oltre i 65 anni: cumulo libero e contributi ridotti.
Piccoli coloni. I piccoli coloni, che sulla base di un patto associativo si obbligano ad apportare il proprio lavoro in relazione alle direttive del concedente e alle esigenze della coltivazione, usufruiscono, ancora per quest'anno, dell'esenzione dagli aumenti contributivi (0,20% per la generalità delle aziende agricole in base alla legge 81/2006).
Sanzioni. Sui pagamenti effettuati in ritardo si applicano, a partire dal 9 luglio 2008, le nuove sanzioni civili, nella misura del 9,75% annuo se il pagamento è spontaneo, altrimenti del 30% del debito se accertato dall'Inps. Alle dilazioni e ai differimenti si applica il 10,25%.
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