A “Yellowstone” Costner è mattatore
giovedì 3 settembre 2020
Rispetto agli western tradizionali mancano le colt, ma non la violenza. E poi, a dire il vero, a un certo punto compaiono persino i mitra e non solo i fucili. Sempre presenti, invece, cavalli e cowboy impegnati a gestire mandrie di tori in un ranch del Montana, nel nord degli Stati Uniti, sorta di microcosmo maschile e maschilista, con uomini pronti a prendersi a pugni alla minima provocazione. Eppure, le poche donne che vi ruotano attorno sembrano avere, in molte circostanze, più attributi degli uomini, a partire da Beth, unica femmina tra i quattro figli di John Dutton, alias Kevin Costner, il proprietario, protagonista della serie televisiva Yellowstone (da ieri ogni mercoledì alle 21,15 su Sky Atlantic, in streaming su Now Tv, e disponibile on demand), giunta alla seconda stagione con una terza in arrivo. Al centro dei nuovi episodi di questo western in chiave moderna, creato e diretto da Taylor Sheridan, è sempre la famiglia Dutton, chiamata a fronteggiare tensioni razziali, corruzione politica e cruente lotte di confine per la difesa del proprio territorio e di conseguenza del proprio passato e del proprio futuro. John è entrato in conflitto con un imprenditore edile e con il presidente della riserva indiana. Una lotta contro i poteri forti nella quale coinvolge i figli pur avendo con loro rapporti burrascosi e ben sapendo che se da un giorno all'altro la tenuta restasse nelle loro mani difficilmente riuscirebbero a conservarla. Oltre a questo il capofamiglia deve fare i conti con gravi problemi di salute che lo rendono sempre più cosciente di avvicinarsi alla fine propria e a quella del mondo in cui è cresciuto e vissuto. Yellowstone è il ranch più esteso e ambito degli Stati Uniti, ma sotto osservazione sono gli uomini, la loro natura, i loro legami e il loro rapporto con le cose nel contesto di una saga familiare che ha il fascino dell'epopea, pur non avendo sempre i ritmi giusti e ricorrendo troppo spesso alla violenza fisica e verbale. In ogni caso Costner, che è anche produttore esecutivo della serie, rappresenta il traino giusto nei panni del cowboy che già vestiva con successo da giovane. I paesaggi del Montana e le atmosfere selvagge fanno il resto.
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