A mezzanotte dialogo coi vescovi poi a Messa, sentinelle del mattino
domenica 27 dicembre 2020
Salutando i numerosi fedeli presenti in chiesa prima dell'inizio della Messa “di mezzanotte”, che stava per celebrare alle 5.30, il parroco di Rastignano (Bologna), don Giulio Gallerani, ha detto, con gioiosa autoironia: «Siete un po' matti a essere qui a quest'ora», per poi citare Giovanni Paolo II: «Vedo in voi le sentinelle del mattino» ( bit.ly/3hjmadL ). Non è stata l'unica cosa «da matti» alla quale, insieme a mia moglie, ho partecipato nella notte di questo Natale 2020. Per un'ora, a cavallo della fatidica mezzanotte, sono stato collegato, tramite una delle tante piattaforme che la pandemia ci ha abituato a usare, con altri 60 colleghe e colleghi giornalisti e relativi mariti, mogli e figli. È stato uno scambio di auguri organizzato dall'Ufficio comunicazioni sociali e dall'Ucsi Emilia-Romagna e ha goduto, per tutta la sua durata, della partecipazione e della parola dell'arcivescovo di Bologna cardinale Matteo Zuppi e del vescovo di Imola monsignor Giovanni Mosciatti. Per chi non ha potuto collegarsi sulla piattaforma, c'è stata la possibilità di assistere «passivamente» all'evento in diretta su una rete televisiva locale e sul canale YouTube diocesano ( bit.ly/38FbVfU ), dove ha raccolto quasi 800 visualizzazioni, mentre ieri il tutto è stato raccontato sul sito del “Corriere Cesenate” ( bit.ly/3pq7Fba ). L'evento ha rivisitato, nella chiave digitale pretesa dalle regole del distanziamento sociale, una tradizione della vigilia di Natale cara ai giornalisti bolognesi. In più, stante la dimensione non-liturgica e la disponibilità dei due vescovi, si è aggiunta un'opportunità di dialogo caldo e libero che, senza prendere mai la piega di una conferenza stampa, ha tuttavia stimolato l'istinto professionale dei partecipanti. «Voi siete quelli che raccontano le tenebre, che vanno guardate per come sono – ci ha detto il cardinal Zuppi rifacendosi alla scena della natività – e la luce, le bellissime luci che hanno rischiarato anche le tenebre di questi mesi. Lì c'è il riflesso della luce del Natale».
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