Anderson ci svela la nostra lotta contro i demoni

Si lotta contro i demoni, ma poi i demoni cominciano a lottare tra di loro
October 15, 2025
«Si lotta contro i demoni, ma poi i demoni cominciano a lottare tra di loro». Tra le tante della magistrale sceneggiatura che il regista Paul Thomas Anderson ha tratto in forma di libera reinterpretazione dal romanzo Vineland dello scrittore Thomas Pinchon, questa frase spicca per efficacia sintetica dell’intero significato del suo film Una battaglia dopo l’altra. Quasi tre ore di grande cinema, occupate da un racconto la cui qualità, anch’essa magistrale, si articola in una tensione che non cala mai, in uno stile che mai scende di tono, in un ritmo galoppante che rapisce, travolge, diverte o angoscia, e tutto al contempo, e senza mai diluirsi. Al centro, l’azione del gruppo terroristico “French 75”, una struttura clandestina che lotta contro i peggiori demoni incistati nella società - razzismo, xenofobia, ottusa mentalità imperialista, bersagli contro cui il gruppo terroristico sferra attentati a loro volta cause scatenanti di una lotta senza quartiere la cui violenza, esacerbata e declinata in senso distopico, riecheggia certe temperie del presente degli Stati Uniti. Spicca Sean Penn, nel ruolo di un capitano dell’esercito scisso tra pulsioni e convinzioni, appetiti e valori, caso eclatante di conflitto tra demoni esterni e demoni interni.
Il suo sarà un autosabotaggio; ma anche gli acerrimi oppositori (Leonardo Di Caprio nei panni di un terrorista convinto ed efficacissimo tanto quanto inerme nella vita personale, la sua esplosiva compagna dal mitico e iconico nome: Perfidia), loro pure in diversa forma si scindono internamente e si smarriscono di fronte al bivio tra ideali, valori, e invece personali inclinazioni. Un bivio che si fa divario interno e che li porta ad andare a sbattere contro il loro stesso fallimento. I demoni sono sia pubblici che privati: quelli contro cui si combatte con ogni fibra di sé, e quelli interni ben più complessi da sviscerare e vincere. Il ritmo sempre incalzante di questo grande film acquista in emozione quando l’intreccio si fa più personale, ogni singola intima guerra tra i demoni di ciascuno diviene di quel ciascuno il destino, la traiettoria personale, il suo scegliere, non scegliere, in definitiva: non essere divenuti sé stessi. Così, tutte le diverse storie di vita convergono nel complicarsi e ingolfarsi dei singoli criteri esistenziali; e di questa allegoria politica e apocalittica, il personaggio (femminile) meno demoniaco e più positivo è anche il più giovane per età. Willa (la bella Chase Infinity), cresciuta sola con il padre, ex oppositore e adesso opacizzato da droghe e inedia, combatte dentro di sé il demone della madre perduta, e lo fronteggia e lo capovolge afferrandolo per la coda dell’azione. In questo magistrale intreccio di efferata discriminazione e cieca violenza, la sua scelta di come diventare donna traccia una nuova luce, il solco del futuro.
Paul Thomas Anderson Una battaglia dopo l’altra One Battle After Another Stati Uniti 2025. 162 minuti

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