Quel che è scritto

L’elenco era più breve di quanto potessi prevedere
December 23, 2025
L’elenco era più breve di quanto potessi prevedere. Stilati con grafia accurata, i nomi si susseguivano senza ordine apparente sopra uno di quei cartoncini che si usavano una volta per catalogare i riferimenti bibliografici. Il signor Kenobi aveva studiato nei miei stessi anni, era inevitabile che anche lui se ne fosse servito prima di passare al computer. E forse anche lui, come me, si era trovato a rimpiangere l’affidabilità di quel metodo rispetto agli incerti del digitale. Quel che è scritto è scritto, può andare perduto o distrutto, ma altrimenti non subisce modifiche. Quello che viene stivato in un hard disk o affidato al cloud si espone al rischio di una transcodifica errata, oppure rimane prigioniero di un programma obsoleto.
Esagero, lo so. Eppure, per quanto ci si impegni, non si può mai essere sempre e comunque contemporanei del proprio tempo. C’è un momento irripetibile, nel quale tutto è in perfetta sincronia. Ma poi passa, perché così si comporta il tempo: si muove, si trasforma. Ci trasforma. Ogni tanto, anche dai miei libri saltano fuori schedine come quella che l’ispettore si stava girando tra le dita. Il signor Kenobi l’aveva messa tra pagina 30 e pagina 31, dove c’è quella poesia che inizia «Il signor Cogito non si è mai fidato / dei trucchi dell’immaginazione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA