Capirne di meno

Capitava a volte che il signor Kenobi e io scherzassimo sulle circostanze che avevano reso possibile il nostro incontro
November 4, 2025
Capitava a volte che il signor Kenobi e io scherzassimo sulle circostanze che avevano reso possibile il nostro incontro. Oggi come oggi, gli dicevo, ci saremmo contesi quell’unica copia del libro in un’asta online, non ci saremmo mai visti in faccia, con ogni probabilità non avremmo neppure conosciuto l’uno il nome dell’altro. «E lei avrebbe perso l’occasione di essere cortese con me», aggiungeva lui, con la solita punta di ironia. Poi, più seriamente, ci mettevamo a riflettere su quanto la rete avesse cambiato le nostre abitudini di lettori. Entrambi rievocavamo con una buona dose di rimpianto il piacere di recuperare casualmente un’informazione cercata a lungo, entrambi avevamo la nostra scorta di equivoci e aneddoti.
In maniera un po’ scontata, finivo per citare Eliot, «dov’è la saggezza che abbiamo perduto nella conoscenza?», e puntualmente il signor Kenobi trovava modo di ribattere. «Prima della saggezza verrebbe il desiderio di essere saggi – sosteneva –. Credo che sia stato questo a guidarci, fino a un certo momento. Volevamo saperne di più, perché eravamo convinti che solo in questo modo avremmo potuto capirne di più. Adesso che qualsiasi informazione è disponibile in qualsiasi momento, non c’è più nulla che ci interessi davvero. Potremmo saperne di più, ne capiamo di meno».

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