Sanatoria, Cpr, nuovi nati: come può cambiare la Manovra

di Matteo Marcelli, Roma
Abbiamo guardato nel diluvio di emendamenti proposti alla Legge di Bilancio. Fratelli d'Italia lancia il condono edilizio, con un occhio alla Campania, mentre Renzi chiede di spostare i fondi dai centri in Albania alla sicurezza. Il partito della premier propone anche un Fondo di previdenza per chi nascerà dal 2026
November 15, 2025
Sanatoria, Cpr, nuovi nati: come può cambiare la Manovra
Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, in aula al Senato durante una discussione sulla Legge di Bilancio / Ansa
Un nuovo vertice di maggioranza, l’ennesimo, servirà a individuare gli emendamenti alla manovra che andranno “segnalati” entro il termine di martedì prossimo. Ma è già chiaro che l’approccio del centrodestra resta quello seguito al varo del testo in Consiglio dei ministri, con più di una forza di coalizione impegnata a disconoscere alcune delle misure previste. Lo si capisce dal numero delle proposte di modifica depositate dai partiti di governo alla scadenza di ieri mattina: 1.600. La maggior parte arriva da Forza Italia, 677; segue il partito della premier con 500, poi la Lega, 399, e Noi Moderati, 62. Contando anche quelle del centrosinistra, circa 3.800, si arriva alla cifra monstre di 5.500. Ma i “segnalati”, ovvero quello candidati a essere approfonditi ed eventualmente inseriti nel maxi-emendamento finale, dovrebbero essere poco più di 400.
Meloni è stata chiara: il mandato è di mantenere i saldi invariati. Al limite si potrà reperire qualche risorsa in più dalla discussa ipotesi di tassare l'oro o dal contributo sui pacchi sotto i 2 chili provenienti da Paesi extra Ue, previsto della norma appena approvata dall’Ecofin. E c’è sempre la dote di 100 milioni di cui si è parlato nei giorni scorsi.
Proprio sull’oro punta FI, che con il senatore Maurizio Gasparri firma un emendamento per introdurre un prelievo del 13% sui metalli preziosi posseduti dal 2026, sostitutivo delle imposte sui redditi. Il tutto per scongiurare il taglio dei dividendi delle holding. Anche la Lega ha presentato un testo simile, che propone un'aliquota agevolata al 12,5% per la rivalutazione dell'oro da investimento. Sempre il Carroccio insiste sull’allargamento della rottamazione, ma chiede anche il raddoppio dell’aliquota base dell’Irap per banche e assicurazioni (dal 2% al 4%), con l’obiettivo di rimpinguare i fondi destinati al comparto sicurezza nel prossimo triennio. Di contro, gli azzurri proveranno a inserire una misura di decontribuzione diretta a favore delle lavoratrici madri dipendenti e, soprattutto, a demolire l’aumento della tassazione sugli affitti brevi, ma su questo c’è convergenza tra i due partiti.
Da FdI arriva la singolare proposta sugli scioperi dei trasporti, con una misura che imporrebbe ai lavoratori del comparto l’obbligo di dichiarare «preventivamente» l’intenzione di aderire alla mobilitazione entro sette giorni dalla data della protesta. La dichiarazione, peraltro, sarebbe scritta e irrevocabile, ma a parte questo non pare avere molta attinenza con il bilancio. Ancora il partito della premier propone una tassa di 500 euro per i pagamenti in contanti sopra i 5mila euro e un fondo di previdenza complementare per i nuovi nati a partire dal 2026, da attivare con una quota minima di 100 euro versata dalla famiglia entro i primi tre mesi di vita. Lo schema prevede anche un contributo dell'Inps di 50 euro e al compimento dei 18 anni i fondi accumulati (nelle modalità di versamento stabilite con decreto ministeriale) potranno essere riscattati e usati per studio, formazione professionale o anche l'avvio di un'impresa.
Ma l’emendamento più discusso targato FdI è la riapertura della sanatoria edilizia del 2003 per regolarizzare gli immobili rimasti esclusi dal provvedimento, con l'eccezione di quelli costruiti in zone vietate. A firmarlo è il senatore Antonio Iannone, preoccupato soprattutto per i campani che all’epoca rimasero fuori dal provvedimento «per errore della Regione» (allora governata dal centrosinistra), subendo «una grave discriminazione». La norma è entrata subito nel mirino delle opposizioni, con il Pd che grida al «voto di scambio» alla luce del voto regionale della settimana prossima. «Più che un emendamento sembra una promessa da campagna elettorale: votateci e riapriremo la sanatoria edilizia – accusa il presidente dei senatori dem, Francesco Boccia –. Siamo curiosi di sapere cosa ne pensa Giorgia Meloni: ritiene che sia un emendamento consono alla sua “rigorosa” manovra?».
Ma la battaglia del campo largo non sarà solo sul condono. Elly Schlein affila le lame e, come di consueto, spera in un’azione «testardamente unitaria». Sono perciò arrivati 16 emendamenti condivisi, sottolinea, «per aumentare la coesione sociale e la competitività di questo Paese». Questa manovra, incalza, «non ha respiro, è di austerità, non aumenta la crescita e vede crescere solo le diseguaglianze». Esclusiva del M5s, rilanciata dal presidente Giuseppe Conte, è invece la proposta di ampliare la no-tax area a 20 mila euro e di incrementare l'assegno unico per i figli. Ma il pallino del leader stellato resta la lotta alle spese militari: «Ditemi voi se con una sanità in difficoltà, prossima a un collasso, è possibile definanziare la sanità e concentrarsi sulle armi», tuona da un evento elettorale in Puglia.
Dal centro, sponda Italia Viva, arriva il doppio attacco sui fronti migranti e sicurezza, con una proposta per spostare le risorse utilizzate per i centri in Albania su un pacchetto di misure da attuare in Italia per far fronte all'allarmante situazione che si è venuta a creare sulla sicurezza. Un emendamento siglato anche dal resto del campo largo, mentre Matteo Renzi chiede con un suo testo di istituire un fondo per il contrasto al dimensionamento scolastico da 300 milioni l'anno.

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