Meloni attacca: la sinistra non ci batte e "chiama" i giudici

J'accuse della premier: vedo un disegno politico di un pezzo di magistratura... Tensione alle stelle con le opposizioni sul caso Almasri
August 6, 2025
Meloni attacca: la sinistra non ci batte e "chiama" i giudici
ANSA |
Una notte a pensare. Poi in mattinata lo sfogo. Duro. Diretto. Un vero atto d'accusa contro la sinistra "colpevole" di voler usare la «via giudiziaria perchè non riescono a batterci» nelle urne. «Leggo che alcuni esponenti della sinistra - come Bonelli, Fratoianni e compagnia - vorrebbero segnalare il governo italiano alla Corte Penale Internazionale. Gli stessi che, giusto qualche tempo fa, chiedevano a Bruxelles di aprire una procedura di infrazione contro l'Italia. Ora puntano addirittura a un processo internazionale, tirando in ballo il dramma umanitario a Gaza in modo del tutto strumentale, come se perfino questo fosse colpa nostra...». Parole dopo parola il j'accuise sale di intensità. «... Tre cose sono ormai chiare a tutti: la prima è che, non riuscendo a batterci in patria, la sinistra cerca sempre il soccorso esterno. La seconda è che dell'immagine dell'Italia e della sua reputazione nel mondo, a loro, non importa assolutamente nulla. La terza è che ormai hanno un'unica strategia e speranza: provare a liberarsi degli avversari per via giudiziaria, perché alla via democratica hanno rinunciato da un pezzo. Non riusciranno». L'affondo della premier arriva su Facebook. Ma Giorgia Meloni non si ferma. In un'intervista al Tg5 insiste nem mettere un pezzo di magistratura sul banco degli imputati. «Vedo un disegno politico intorno ad alcune decisioni della magistratura, particolarmente quelle che riguardano i temi della migrazione come se in qualche maniera si volesse frenare la nostra opera di contrasto all'immigrazione illegale. Gli immigrati legali in Italia sono diminuiti del 60 per cento in Italia e lavoriamo per fare ancora meglio». Le risposte non si fanno attendere. «Insinuare che i giudici agiscano non a tutela della legge ma per un disegno politico è un atteggiamento eversivo. E non è la prima volta», dice la segretaria del Pd Schlein che non rinuncia a un nuovo affondo anche sul caso Almasri: «Sulle responsabilità penali bisogna lasciare lavorare i magistrati. A noi compete la responsabilità politica, che lei ha pienamente rivendicato...». L'attacco poi investe tutto il governo. «... Chiedo perché il governo ha cambiato posizione almeno tre volte mentendo in parlamento. Colpisce ìl senso di impunità, come se a chi governa tutto fosse lecito, anche non rispettare le leggi internazionali e quelle nazionali. La premier si sente al di sopra di tutte le leggi, come Trump, Orbán e Netanyahu...». Parla anche Giuseppe Conte. «Sulla vicenda Almasri il governo ha mentito anche al Parlamento, fornendo versioni diverse sulle ragioni che hanno portato a fornire un salvacondotto a chi è accusato di aver stuprato bambini e di crimini contro l'umanità. Gli hanno offerto un volo di Stato, con tutti gli onori, per riportarlo in Libia e non è ancora chiaro per cui lo hanno fatto. E nel frattempo alcuni ministri sono indagati per favoreggiamento, peculato e omissione di atti di ufficio. Perchè tutto questo? Giorgia Meloni sotto ricatto? L'intero governo è sotto ricatto? Lo vorremmo sapere».

© RIPRODUZIONE RISERVATA