Fisco, sanità, banche: cosa c'è allo studio nella manovra

di Maurizio Carucci, Eugenio Fatigante
Capitolo per capitolo, ecco i provvedimenti annunciati dall'esecutivo per un totale di 18 miliardi. Spuntano 2 miliardi in più per gli stipendi. Giorgetti: sostenibilità e sostegno al potere d'acquisto
October 15, 2025
Fisco, sanità, banche: cosa c'è allo studio nella manovra
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti / ANSA
È durato poco meno di due ore il Consiglio dei ministri che martedì ha fatto un primo esame della manovra ‘26 che, lungo la via, “acquista” 2 miliardi in più e sale a quota 18. L’ipotesi dei “due tempi” era circolata già lunedì sera e ieri è andata effettivamente così, come ha confermato al termine Giancarlo Giorgetti, il ministro dell’Economia: «Abbiamo approvato il Dpb perché c’è una scadenza perentoria del 15 ottobre per mandarlo a Bruxelles, Venerdì approveremo la manovra nei particolari». Varato pure un decreto che rifinanzia misure urgenti.
Il Dpb è il documento programmatico di bilancio che contiene solo a grandi linee la legge vera e propria. Molto comunque è già definito ed è stato illustrato da Giorgetti nella riu-nione di governo; i dossier maggiormente aperti restano quelli più “caldi” delle pensioni, delle banche, della pace fiscale (ovvero la rottamazione) e - ultimi arrivati - i salari. Oltre a un rafforzamento delle parte dedicata alle imprese dopo le fortissime critiche arrivate da Confindustria. L’impegno citato in premessa dal titolare del Mef è infatti quello ad andare avanti «sulla sostenibilità della finanza pubblica» e sul «sostegno del potere d’acquisto delle famiglie». Ed è per quest’ultimo capitolo che sono spuntati i 2 miliardi in più che fanno lievitare la legge: serviranno «al fine di favorire l'adeguamento salariale al costo della vita», si legge in una nota diffusa dal Tesoro dopo il Cdm. Il meccanismo è in fase di limatura, Giorgetti ha parlato di «un incentivo forte al rinnovo dei contratti».
L’altra trattativa aperta è sulle pensioni. Un nuovo stop generale all’aumento - dal 2027 - di 3 mesi dell’età pensionabile per adeguarla alle attese di vita costerebbe troppo, sui 3 miliardi: per limitare gli effetti per gli italiani l’idea è di farla salire di un mese ogni anno fino al 2029, esentando dall’innalzamento solo i lavori gravosi e usuranti; pure qui sono in elaborazione i calcoli sui costi.
Per il “capitolo finanza” il contributo in arrivo da banche, ma anche assicurazioni varrà nel complesso intorno ai 4,5 miliardi. Il negoziato col mondo del credito sarà determinante anche per gli altri nodi. L'ipotesi circolata lunedì, che prevedeva la riduzione al 27,5% dell'aliquota sulle somme messe a riserva un anno fa per evitare la vecchia tassa sugli extraprofitti, non avrebbe incontrato il favore degli istituti. Dal comitato esecutivo dell'Abi, riunito l’altra sera, è arrivato tuttavia l'ok all'unanimità a «proseguire in via straordinaria nei contributi poliennali», nella «stessa logica concordata» nel 2024, quindi con un intervento sulle Dta. Il negoziato, secondo le fonti, non sarebbe ancora chiuso.
Le partite da definire riguardano anche misure. Sull'Irpef il comunicato del Mef non fa cenno alla fascia di reddito coinvolta dal taglio dei due punti della seconda aliquota Irpef (lo scaglione arriva a 50mila euro, Forza Italia spinge però per 60mila), ma quantifica il costo in circa 9 miliardi nel triennio. Per la rottamazione il ministero si limita a chiarire che in manovra «saranno definite anche le iniziative di pacificazione fiscale rivolte ai contribuenti». La pace fiscale alla fine riguarderà tutto il 2023 e prevederà un acconto d’ingresso (il 5%?), escludendo solo coloro che non hanno mai presentato la dichiarazione dei redditi. Indicazioni su cui i leghisti fanno trapelare la propria soddisfazione con Alberto Bagnai: sono «provvedimenti di buonsenso fortemente voluti dalla Lega». Anche se sul tema gli alleati non nascondono invece dubbi persistenti che si sommano a quelli dei sindacati, schierati compatti contro quelli che definiscono «nuovi condoni». Conferme anche per la revisione dell’Isee per l’accesso alle prestazioni agevolate (si interverrà sul valore della prima casa, probabilmente entro i 75mila euro di valore catastale, e sulle scale di equivalenza) e per gli aggravi della tassa di soggiorno.
I contenuti principali attesi nella prossima Legge di bilancio
Nella manovra di bilancio che proseguirà il percorso di riduzione della tassazione sui redditi da lavoro, sono in arrivo due miliardi di euro nel 2026 per adeguare i salari al costo della vita. E poi, fra i vari contenuti, una “pace fiscale” estesa fino a tutto il 2023, salvo per chi non ha mai presentato una dichiarazione dei redditi. Niente plastic e sugar tax per tutto il prossimo anno. Più risorse alla sanità. Ecco i principali contenuti:
Alla sanità 2,4 miliardi di euro in più nel 2006. Ai rifinanziamenti previsti l'anno scorso dalla legge di Bilancio, pari a oltre cinque miliardi di euro per il 2026, a 5,7 miliardi per il 2027 e a quasi sette miliardi per il 2028, si aggiungono 2,4 miliardi di euro per il 2026 e 2,65 miliardi per il biennio successivo.
Borse di studio agli specializzandi di area sanitaria non medica. La misura prevede un incremento dello stanziamento di oltre due milioni di euro, per il 2025 e per gli anni successivi, che si aggiunge ai 30 milioni già previsti dalla legge di Bilancio 2025. La disposizione risponde all'esigenza di assicurare a tutti gli specializzandi di veterinaria, odontoiatria, farmacia, biologia, chimica, fisica e psicologia di accedere alla borsa di studio.
Confermati i bonus edilizi. Sono prorogate per il 2026, le stesse condizioni previste per l’anno 2025, le disposizioni in materia di detrazione delle spese sostenute per interventi edilizi. Anche per il prossimo anno quindi i lavori sulle prime case avranno una detrazione del 50%, al 36% per le seconde case.
Sostegno alla famiglia. Il pacchetto - che comprende anche la rimodulazione dell'Isee - prevede lo stanziamento nel triennio di circa 3,5 miliardi per la famiglia e per la lotta alla povertà. Sul piatto la conferma, con possibile aumento temporale qualora le risorse lo consentissero, dei tre mesi di congedo parentale facoltativo all'80%, ma anche una dote previdenziale con un sostegno statale per i nuovi nati.
Pace fiscale per il 2023. In manovra ci sarà una pace fiscale sulle cartelle relative all’anno 2023. Verranno esclusi coloro che non hanno mai presentato la dichiarazione dei redditi.
Quattro miliardi per super ammortamento imprese. Si favoriranno gli investimenti in beni materiali attraverso la maggiorazione del costo di acquisizione valido ai fini del loro ammortamento, per un valore complessivo di quattro miliardi di euro. Saranno presenti nel triennio il credito d'imposta per le imprese ubicate nelle zone economiche speciali (Zes) e, nella misura di 100 milioni di euro nel triennio 2026-2028, per le zone logistiche semplificate (Zls). Viene rifinanziata anche la misura agevolativa ''Nuova Sabatini''.
Niente plastic e sugar tax per tutto il 2026. È prorogata al 31 dicembre 2026 la sterilizzazione della plastic e sugar tax.

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