Digiuno per Gaza e la pace, una piccola grande “profezia politica”

Segretario e presidente della rete politica PER spiegano perché hanno aderito alla proposta della Rete di Trieste e del Mean
June 4, 2025
Digiuno per Gaza e la pace, una piccola grande “profezia politica”
Avvenire | Rete di Trieste
Gentile direttore,
la modalità di protesta pacifica per Gaza scelta da molti amministratori, il digiuno, rappresenta a nostro modo di vedere una piccola ma significativa “profezia politica”.
Rispetto alle scene di profonda divisione che abbiamo visto in Parlamento, il digiuno unisce amministratori di diversa sensibilità politica, che si uniscono di fronte all’innegabile catastrofe umanitaria. Inoltre, la pratica del digiuno ha una “piattaforma” profonda e unitiva: come gesto interiore, ciascuno lo allarga, in modo naturale, a Kiev e a tutti i conflitti in corso. I minuti che passano senza cibo sono come tasselli che uniscono, nel cuore di chi digiuna, tutta l’umanità sofferente.
Come gesto esterno, pubblico, il digiuno chiama a un impegno, a una scelta: sei pronto per davvero a condividere anche solo per un giorno ciò che stanno patendo mamme e bambini a Gaza? O la tua, la nostra, è solo indignazione intellettuale?
Credo che nessuno sia così ingenuo da pensare che un gesto, una piazza, una rinuncia, convinca il governo di Israele a fermare gli attacchi. O Putin a interrompere l’aggressione all’Ucraina. Eppure, una vera coscienza collettiva, nazionale, europea, internazionale, si costruisce solo con gesti comprensibili e che non appaiono strumentali, propagandistici. Il digiuno sa coinvolgere. La Rete di Trieste e il Movimento europeo di azione non violenta hanno avuto una bella intuizione e come spesso capita occorre ringraziare Avvenire se essa ha assunto una dimensione più larga.
Noi siamo amministratori locali. La nostra rete politica nasce per interessare alla politica locale persone provenienti dall’associazionismo. Nell’ordinario ci occupiamo di strade, assistenza domiciliare, verde pubblico. Eppure siamo convinti che questa nostra “piccola impresa” possa riuscire solo se i nostri amministratori portano dentro di sé il respiro del mondo. Perciò oggi Gaza ci sta a cuore come e più dei quartieri delle nostre città, come e più del bene delle nostre comunità locali.

© RIPRODUZIONE RISERVATA