mercoledì 7 dicembre 2022
Nei saluti dell'udienza generale, il Papa ha invocato il conforto di Maria, alla vigilia della solennità dell'Immacolata Concezione, per il "popolo martire" della martoriata Ucraina
Nella catechesi il Papa: le buone scelte portano la pace interiore che dura nel tempo. Solo nella libertà è possibile amare e stigmatizza la pretesa del possesso dell'altro "che rende la vita un inferno"

Nella catechesi il Papa: le buone scelte portano la pace interiore che dura nel tempo. Solo nella libertà è possibile amare e stigmatizza la pretesa del possesso dell'altro "che rende la vita un inferno" - Reuters

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“Nella vita ci sono decisioni che non suono buone, e ci sono segni che le smentiscono”. Lo ha spiegato, a braccio, il Papa, che ha dedicato la catechesi di oggi, pronunciata in Aula Paolo VI, alla fase immediatamente seguente alla decisione presa, nel processo del discernimento. IL TESTO INTEGRALE

“Uno dei segni distintivi dello spirito buono è il fatto che esso comunica una pace che dura nel tempo”, ha fatto notare Francesco: “Se prendi una decisione, e poi ti dà pace e dura nel tempo, è un buon segnale. Una pace che porta armonia, unità, fervore, zelo: esci dal processo migliore di come sei entrato”.

“Se prendo la decisione di dedicare mezz’ora in più alla preghiera, e poi mi accorgo che vivo meglio gli altri momenti della giornata, sono più sereno, meno ansioso, svolgo con più cura e gusto il lavoro, anche le relazioni con alcune persone difficili diventano più agevoli”, l’esempio scelto dal Papa, secondo il quale “questi sono tutti segni importanti che vanno in favore della bontà della decisione presa”. “La vita spirituale è circolare”, la tesi di Francesco: “la bontà di una scelta è di giovamento a tutti gli ambiti della nostra vita. Perché è partecipazione alla creatività di Dio”.


Papa Francesco: le scelte buone comunicano pace che dura nel tempo

Una buona decisione “non nasce da paura, da un ricatto affettivo o da una costrizione, ma dalla gratitudine per il bene ricevuto, che muove il cuore a vivere con liberalità la relazione con il Signore”. Ne è convinto il Papa, che nella catechesi ha spiegato come un elemento importante per valutare se una decisione presa è giusta, dopo il processo di discernimento, “è la consapevolezza di sentirsi al proprio posto nella vita, e parte di un disegno più grande, a cui si desidera offrire il proprio contributo”.

In piazza San Pietro, ha ricordato Francesco, “ci sono due punti precisi – i fuochi dell’ellisse – da cui si vedono le colonne del Bernini perfettamente allineate”. In maniera analoga, per il Papa, “l’uomo può riconoscere di aver trovato quello che sta cercando quando la sua giornata diviene più ordinata, avverte una crescente integrazione tra i suoi molteplici interessi, stabilisce una corretta gerarchia di importanza e riesce a vivere tutto ciò con facilità, affrontando con rinnovata energia e forza d’animo le difficoltà che si presentano”. “Questi sono segnali che tu hai preso una buona decisione”, ha commentato il Papa: “Un altro buon segno di conferma è il fatto di rimanere liberi nei confronti di quanto deciso, disposti a rimetterlo in discussione, anche a rinunciarvi di fronte a possibili smentite, cercando di trovare in esse un possibile insegnamento del Signore. Questo non perché lui voglia privarci di ciò che ci è caro, ma per viverlo con libertà, senza attaccamento”.

Reuters

L'appello per la pace in Ucraina


Framcesco ha ricordato l'"orribile evento" dell' "Operazione Reinhardt", con la quale i nazisti, durante la Seconda Guerra Mondiale, nell'estate 1942, sterminarono 1 milione e 700 mila ebrei polacchi, perché questo susciti "propositi e azioni di pace"

“Domani è una bella giornata: ricorre la Solennità dell’Immacolata Concezione. Con lo sguardo rivolto alla Vergine Maria, siate sempre audaci nel promuovere i valori dello spirito”. È il saluto del Papa ai fedeli di lingua italiana, al termine dell’udienza: “A lei, madre dolcissima, chiediamo di essere conforto per quanti sono provati dalla brutalità della guerra, specialmente per la martoriata Ucraina”, l’ennesimo appello per la pace: “Preghiamo per questo popolo martire che sta soffrendo tanto”. Salutati, poco prima, i pellegrini polacchi, Francesco ha ricordato che lunedì scorso il Centro per le Relazioni cattolico-ebraiche dell’Università Cattolica di Lublino ha commemorato l’anniversario dell’“Operazione Reinhardt”, che durante la Seconda Guerra Mondiale, ha provocato lo sterminio di quasi due milioni di vittime, soprattutto di origine ebraica. “Il ricordo di questo orribile evento susciti in tutti propositi e azioni di pace”, l’auspicio del Papa. “E la storia si ripete, si ripete, si ripete…vediamo oggi cosa succede in Ucraina”, ha aggiunto a braccio.

IL VIDEO DELLA CATECHESI

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