Nikas Safronov (a sinistra) mostra le sue opere al Papa - Dal web

L’arte può giocare un ruolo importante nel dialogo tra i popoli. Specie quando a promuoverla è il Papa che non si stanca mai di invocare la pace. Di sicuro Nikas Safronov non dimenticherà mai l’incontro avuto con Francesco. Il pittore russo, 69 anni è stato uno degli ultimi a parlare con il Pontefice prima del suo ricovero in ospedale. «Il Papa mi ha accolto con grande calore – ha spiegato Safronov -. Quello che doveva essere un incontro di soli 20 minuti si è prolungato per oltre 40. Abbiamo parlato molto della cultura russa, e il Pontefice mi ha raccontato dei suoi autori preferiti. Ho cercato di ricambiare la sua cortesia con altrettanto calore, portandogli in dono alcune delle mie opere. Una di queste, che rappresenta il primo luogo di servizio del Papa, è stata spedita sulla ISS, la stazione spaziale internazionale e ha viaggiato nello spazio. Il Papa è rimasto profondamente colpito da questa circostanza».
L’incontro è avvenuto in Casa Santa Marta e doveva essere preludio, ha spiegato Safronov, a una mostra in Vaticano, prevista per il prossimo mese di giugno. Ora si tratta di sapere se l’iniziativa sarà confermata. «Quando ho saputo che papa Francesco era malato, ho pregato per la sua salute ogni giorno. Per me e per il mondo intero la sua scomparsa è una grande perdita. Sono solidale con tutti. Amava e rispettava molto la cultura russa e desiderava che gli europei la conoscessero meglio».

Dopo la rassegna vaticana Safronov, informa una nota, avrebbe in programma una mostra a Ginevra, in Svizzera dedicata all'attrice premio Oscar, Sophia Loren. Nato a Ulyanovsk, Safronov che definisce il suo stile pittorico Dream Vision, a sottolineare l’attenzione al profilo psicologico dei protagonisti dei suoi ritratti, si è laureato all’Accademia Statale di Belle arti Surikov di Mosca. Tra gli altri riconoscimenti è stato insignito del titolo di artista popolare della Federazione Russa.