mercoledì 29 novembre 2017
Ad Abidjan, in Costa d’Avorio, si apre il 5º vertice fra l’Unione Africana e l’Unione Europea focalizzato sullo sviluppo dell’economia africana e sulla questione migrazione
Ue-Africa, investiamo in un futuro comune
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Da oggi, ad Abidjan, in Costa d’Avorio, si terrà il 5º vertice fra l’Unione Africana e l’Unione Europea. Questa occasione storica si presenta 10 anni dopo l’adozione della strategia comune Africa-Ue, che ha segnato la nostra cooperazione su importanti questioni per le due sponde del Mediterraneo e per il resto del mondo. Lavorare insieme è un’evidente soluzione per entrambe la parti. Ciò che avviene in Africa si ripercuote in Europa, e ciò che avviene in Europa si ripercuote in Africa.

Insieme, rappresentiamo 83 Paesi in cui vivono 1,7 miliardi di persone. Siamo legati dalla geografia, dalla storia e da fattori umani. Condividiamo gli stessi valori e gli stessi principi, e crediamo in un ordine mondiale fondato sulle regole. Nell’ultimo decennio abbiamo rafforzato la cooperazione sulla sicurezza, la lotta contro il terrorismo, i partenariati sulla migrazione, la crescita economica, il commercio, contro il cambiamento climatico e in molti altri settori. Dalla Somalia al Mali, passando per la Repubblica centrafricana, le truppe europee stanno lavorando fianco a fianco con i loro quelle africane per mantenere la pace, difendere lo Stato di diritto e combattere la pirateria e la tratta degli esseri umani. La nostra cooperazione ci rende più forti, più sicuri, e ci apporta maggiore prosperità.

Questo aspetto è più importante che mai in un’epoca in cui sia l’Unione africana sia l’Unione europea stanno attraversando grandi cambiamenti. Mentre l’Europa si appresta ad essere da qui al 2030 la regione 'più vecchia' del mondo, l’Africa è di gran lunga la 'più giovane', con un’età media sotto i 20 anni. La popolazione dell’Africa, inoltre, nel 2050 sarà probabilmente raddoppiata e avrà raggiunto i 2,4 miliardi di persone e, secondo le previsioni, entro il 2100 quadruplicherà, per toccare i 4 miliardi. Questo fa dell’Africa il continente del futuro, e per questo motivo abbiano scelto la gioventù come tema del vertice di quest’anno.

Ad Abidjan, si presenta alla Ue e all’Africa un’occasione unica per cominciare a disegnare, insieme, un futuro comune. La nuova generazione di giovani avrà bisogno di 18 milioni di posti di lavoro all’anno, sostenibili e di qualità. Avrà bisogno di un ambiente sicuro, di energia a prezzi convenienti, dell’accesso ai servizi sanitari e all’istruzione. L’Africa dispone di un settore imprenditoriale in piena crescita che aiuterà il suo sviluppo, ma l’Europa, col suo patrimonio di competenze, può contribuire anch’essa a questa transizione. Le attività su cui possiamo basarci sono numerose. Da qui al 2020 la Commissione apporterà un sostegno allo sviluppo dell’ordine di 31 miliardi di euro per dare ai giovani l’opportunità di acquisire prosperità nel loro Paese.

Il Fondo fiduciario Ue-Africa sta aiutando i giovani e le donne nelle regioni del Sahel, del lago Ciad, del Corno d’Africa e dell’Africa settentrionale nell’ambito della formazione professionale e della creazione di piccole e micro-imprese. La Banca europea per gli investimenti, inoltre, sta erogando ogni anno un finanziamento di 2 miliardi di euro. Questi aiuti incidono realmente sulla situazione in loco: permettono ad esempio di sviluppare la copertura di telefonia mobile nelle aree rurali remote della Repubblica democratica del Congo e del Camerun e di fornire a 18 milioni di africani accesso a energie pulite. Ma insieme possiamo fare molto di più. Dobbiamo intensificare gli sforzi per affrontare le cause profonde della migrazione irregolare, che costa ancora troppe vite e continua ad arricchire troppi trafficanti. E dobbiamo impegnarci di più per migliorare il contesto imprenditoriale e creare una piattaforma di crescita per le imprese africane innovative.

Ciò richiede il pieno coinvolgimento del settore privato. Un terzo degli investimenti diretti esteri in Africa proviene dall’Ue – e questo contribuisce ora a creare occupazione e crescita nelle nostre due Unioni. Il piano europeo per gli investimenti esterni permetterà di fare un passo in più. Grazie all’utilizzo dei fondi pubblici come garanzia, si prevede la mobilitazione di 44 miliardi di investimenti in Africa da qui al 2020, che contribuiranno alla costruzione di infrastrutture critiche e aiuteranno le piccole imprese a ottenere i crediti necessari per espandere le proprie attività e dare lavoro a un maggior numero di persone. Si tratta di un investimento nel nostro futuro comune. Dieci anni dopo l’adozione della strategia comune Africa-Ue, la nostra cooperazione non cessa di rafforzarsi. È un partenariato fra pari in cui ci si sostiene a vicenda e ci si aiuta reciprocamente a prosperare e a rendere il mondo un luogo più sicuro, più stabile e più sostenibile in cui vivere. Siamo lieti di continuare insieme su questa strada per gli anni a venire, cominciando ad Abidjan.

*Presidente della Commissione europea

** Presidente della Commissione dell’Unione Africana.

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