sabato 30 luglio 2011
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Caro direttore, ho da poco compiuto 80 anni e oggi scrivo questa lettera per dire ciò che mi passa per la mente in questi giorni. Innanzi tutto penso che la vecchiaia sia una malattia dalla quale non si guarisce e che tutti quelli che hanno la mia età siano dei malati terminali. Proprio per questo non mi nascondo che da ora in avanti ogni giorno può essere l’ultimo della mia vita, perché oggi io sono come un arnese arrugginito, pronto per la rottamazione. Questa e altre considerazioni del genere non mi turbano affatto, né mi tolgono allegria, buon umore, voglia di cantare, di ballare (se ancora lo potessi), di fare, di giocare, di leggere, di capire, di imparare, di sapere, di partecipare, tutti segni rivelatori dell’eterna giovinezza dello spirito. Già, lo spirito e la materia, il corpo e l’anima. Se il corpo per sua natura invecchia e muore e ritorna alla terra da dove è stato tratto, l’anima, che per sua natura non invecchia e non muore, tornerà alla sua origine, cioè in un altro mondo, arricchita o gravata dell’esperienza umana. In altre parole, l’anima (lo spirito, l’intima essenza dell’uomo) tornerà presso Dio che l’ha creata. Ma è meraviglioso! Per dirla da ignorante quale sono, le scarpe, quando sono vecchie, si buttano, ma i piedi che hanno occupato quelle scarpe continueranno a camminare. Il ritorno presso Dio non è la pia illusione di una vecchietta rincitrullita. Questa mia convinzione ha trovato conferma nientemeno che nelle parole del Papa. Il nostro Benedetto XVI quando era cardinale ha scritto un libro bellissimo e illuminante: "Dio e il mondo". A pagina 21 si leggono queste parole: «Dio mi ha amato per primo (...) Non sono stato catapultato nel mondo dal caso, come dice Heidegger (...) ma sono stato preceduto da una conoscenza, da un’idea, da un amore di cui si intesse la mia esistenza». Quando ho letto queste parole ho esultato, perché non è cosa da poco avere un pensiero e trovarlo espresso nientemeno che dal Papa. Non voglio darmi delle arie, tutt’altro. Voglio solo dire che i miei 80 anni sono bellissimi.

Maria Renza Dezani

E io, cara signora Dezani, sono felice che abbia anche pensato di condividere con noi questi pensieri e che lo abbia fatto così bene. Grazie di cuore e auguri affettuosi.

Marco Tarquinio

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