sabato 8 dicembre 2012
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​In extremis o quasi, a campana dell’ultimo giro suonata, il Parlamento ha chiuso l’esame del decreto con i tagli ai costi della politica. Un testo uscito dalle Camere con qualche attenuazione e un po’ di sconti rispetto all’originale partorito dal governo. Ma che garantirà una discreta dose di risparmi e, soprattutto, un assetto più sobrio della galassia regional-comunale. Peccato che analogo zelo sia mancato al legislatore nei riguardi di se stesso: che cioè sulla "sprecopoli" romana sia svanita quasi del tutto la volontà di intervenire. Ben altra efficacia – simbolica e pedagogica – avrebbe avuto, ad esempio, la più volte annunciata, e mai davvero tentata, riduzione del numero dei parlamentari. Il Palazzo colpisce in periferia ma grazia il centro. Non basterà a ridargli la credibilità che gli occorre.
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