sabato 21 novembre 2020
Un lettore interroga l’economista nostro collaboratore sull’uso di un termine evocativo. E la spiegazione è di certo “quantitativa”, ma c’è anche un profetico riferimento biblico...
Perché quelle buone banche dai fondatori erano battezzate «Monti»

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Gentile direttore,

sto leggendo con grande interesse i nuovi articoli che il professor Luigino Bruni sta dedicando alle Organizzazioni a Movente Ideale e in particolare il secondo della serie sui Monti di Pietà e Monti Frumentari intitolato «Non amare il mondo, ma aver cura dell’umano» di domenica 15 novembre 2020 (anticipato online sin dal sabato precedente). Desidero ringraziarlo per la chiarezza dell’esposizione e per la ricchezza delle informazioni fornite, frutto di ricerche approfondite e accurate. Sono napoletano e, sin da bambino, l’espressione “Monte di Pietà” mi è molto familiare. La mia curiosità mi spinge a porle una domanda: perché l’uso della parola “monte”? Bisogna intenderla in senso “quantitativo” oppure vi è un’altra origine e spiegazione del termine in questione? Ho tentato, ripetutamente, con le mie umili e forse ristrette ricerche di capire il significato della parola “monte” in questo contesto proto-bancario e di prima maturazione della nostra economia civile, ma sinora inutilmente. Mi rivolgo, perciò, tramite lei, a Luigino Bruni, studioso della materia, fiducioso di ricevere finalmente un indicazione chiara. Un saluto e un grazie di cuore ad “Avvenire” e al professor Bruni.

Antonio Tortora, Napoli


Gentile signor Tortora, a mia volta la ringrazio dell’attenzione e dell’apprezzamento che riserva al mio lavoro su “Avvenire”. Il direttore mi chiede di risponderle anche sul giornale oltre che privatamente, come ho già fatto. Lo faccio volentieri. L’evocativo termine “monte” (mons in latino) nei Monti di Pietà come nei Monti Frumentari richiama certamente l’aspetto concreto dell’accumulo e della raccolta di denaro o di grano, che nelle attività da essi condotte si sommavano e, appunto, crescevano in un monte. Ma in alcuni fondatori di queste istituzioni il riferimento è anche all’uso della parola “monte” per indicare Sion secondo il lessico dei profeti, o ancora ad altri monti sacri della Bibbia: Sinai, Oreb,Tabor, Golgota. C’è in questo termine anche un riferimento all’espressione “dilettoso monte” con la quale Dante Alighieri chiama il Paradiso. Ricambio cordialmente il suo saluto.



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