giovedì 17 marzo 2016
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Gentile direttore,i vari mass-media e soprattutto i talk-show televisivi stanno continuamente mettendo in risalto il marcio che si cela in questa società. Per controbilanciare però, bisognerebbe considerare aspetti sociali positivi a cui badiamo poco. A fronte di tanti truffatori, ladri e parassiti che sfruttano gli altri, ci sono milioni di cittadini che ogni giorno, silenziosamente, compiono il loro dovere quotidiano. Casalinghe che tutto il giorno operano in famiglia spesso senza essere gratificate. Operai che affrontano lo stress della fabbrica per un povero salario. Camionisti che percorrono in lungo e in largo le strade del mondo anche di notte. Medici e infermieri che si prodigano con grande senso di umanità. Insegnanti che affrontano con perseveranza e pazienza il loro difficile compito di educatori, spesso nel precariato. Camerieri, cuochi, e operatori nel settore alimentare con orari stressanti. Contadini che lavorano faticosamente ma con passione la terra. Imprenditori, commercianti, artigiani, impiegati, studenti e professionisti onesti. Forze dell’ordine che rischiano anche la vita per proteggere i cittadini. Addetti alla sicurezza che operano senza un adeguato riconoscimento. Persone dedite al volontariato a favore delle fasce più deboli e tante altre persone oneste che operano in molti settori della società e del lavoro. Non è grazie a loro che la società continua a reggersi in piedi?Pier Angelo Piai, Cividale del Friuli (Ud)Quello che lei descrive è il lato il buono e persino luminoso della società e della cronaca ed è ciò che ogni giorno, dalle pagine di questo giornale, vorrei riuscire a ricordare, dando spazio a persone e fatti che meritano piena cittadinanza mediatica e non la ottengono quasi mai. Sono contento, gentile signor Piai, solo quando i miei colleghi e io ci riusciamo. Marco Tarquinio
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