sabato 8 aprile 2017
C'è emorragia di fedeli, ma con segni di ripresa. Come i programmi di evangelizzazione
La chiesa anglicana di Holy Trinity Brompton (HTB) a South Kensington a Londra

La chiesa anglicana di Holy Trinity Brompton (HTB) a South Kensington a Londra

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Soltanto quaranta minuti a piedi e buona parte di Hyde park separano le chiese anglicane di saint Mark e Holy Trinity Brompton. Eppure, il loro destino non potrebbe essere più diverso. Bellissima costruzione in stile greco neoclassico la prima, pensata per gli aristocratici in arrivo dalla campagna nell’elegantissimo quartiere di Mayfair agli inizi dell’800, st.Mark ha conosciuto un lento declino, perdita di fedeli, abbandono, sconsacrazione fino alla trasformazione in un elegante centro commerciale dotato di negozi e ristoranti che dovrebbe aprire prima della fine dell’anno. Holy Trinity, al contrario, ha resistito all’attacco della secolarizzazione, pur nel cuore di Knightsbridge e Chelsea, e oggi conta ben 4.500 fedeli ogni domenica e 11 funzioni. Dal 1985 salva altre chiese che rischiano, come saint Mark, l’estinzione con il processo cosiddetto del 'planting', ovvero l’invio di gruppi di parrocchiani disposti a trasferirsi nella chiesa che rischia l’abbandono per rivitalizzarla. Il successo di Holy Trinity sembra dovuto alla gamma di diverse funzioni che offre, accanto a messe tradizionali pensate per i parrocchiani più avanti negli anni, liturgie con musiche vivacissime e una cena per i giovani.

Sempre a Mayfair ci sono anche i Gesuiti con la chiesa dell’Immacolata Concezione di Farm street, stile gotico sontuosissimo che risale al 1840. Anche i cattolici che, nel Regno Unito, sono solo una minoranza, appena cinque milioni su una popolazione di sessanta, stanno per ora vincendo la dura battaglia contro l’agnosticismo e l’ateismo dilaganti. Qui le messe del fine settimana accolgono tra gli 800 e i 1.200 fedeli che diventono 2.000 alla domenica e la congregazione è un mix di giovani, anziani e bambini. «Quelle incarnazioni cristiane che hanno scimmiottato la cultura alla quale apparteniamo si sono di solito affievolite mentre quelle che hanno offerto qualcosa intellettualmente o praticamente diverso hanno avuto successo. Insomma le chiese che hanno davvero cercato di crescere lo hanno fatto mentre quelle che non si sono impegnate si sono svuotate», spiega Nick Spencer che, sempre nel cuore di Londra, dirige 'Theos', il più importante think tank di studi religiosi del Regno Unito, sponsorizzato dal primate cattolico Vincent Nichols e da quello anglicano Justin Welby, che raggiunge circa 160 milioni di utenti in diversi media.

L'ultimo rapporto di 'Theos', intitolato 'Doing good: a future for christianity in the 21st century', ovvero 'Fare del bene: un futuro per il cristianesimo nel ventunesimo secolo', dice che, nel Regno Unito, nel 2007, c’erano 4,5 milioni di persone che frequentavano la chiesa, 1,2 milioni di cattolici, 1,2 milioni di anglicani e oltre 2 milioni di altre denominazioni. Quest’anno ce ne sono 4,2 milioni, 1 milione di cattolici, 1 milione di anglicani e 2,2 di altre denominazioni. Nel 2001 il 72% delle persone in Inghilterra e Galles si definivano cristiani, il 6% di altre religioni e il 15% di nessuna religione. Dieci anni dopo queste cifre sono diventate il 59%, l’11% e il 25% rispettivamente. L’emorragia dei fedeli dalle Chiese cristiane è indiscussa ma non mancano segni di ripresa. A Londra e nei centri del nord, Birmingham, Edimburgo e Newcastle, dove i migranti hanno fatto salire i numeri di chi frequenta la Messa dai 623mila del 2005 ai 722mila del 2012 e nel diffondersi delle chiese pentecostali e carismatiche. Nella popolarità di programmi di evangelizzazione di grande successo come l’ecumenico 'Alpha programme' e il cattolico 'Landings'.

«La religione riguarda ogni sfera della nostra vita e spiegazioni molto generali di una minore presenza dei cristiani in chiesa non sono soddisfacenti», aggiunge Nick Spencer, «Non è vero, per esempio, che la modernizzazione delle società comporta meno religiosità o che, dove le chiese sono meno regolamentate dallo stato, attraggono più fedeli. Nel caso della Gran Bretagna penso che l’espansione del welfare state, dal dopoguerra in poi, abbia allontanato molti dalla chiesa perché in passato i fedeli credevano nel Dio dell’amore, se lo sperimentavano concretamente, e certo la società consumista offre molte risposte che una volta la gente trovava nella religione. La nostra ricerca dimostra anche che i cristiani fanno di più, pur essendo di meno, e che a rischio non è tanto la loro presenza nella società ma che, impegnati in prima linea e a tempo pieno a favore degli ultimi, dimentichino le radici spirituali di tanto darsi da fare».

A Farm Street padre Dominic Robinson dirige il programma 'Landings' che punta, in tutto il Regno Unito, ad offrire a cattolici che si sono allontanati dalla Chiesa per ragioni personali oppure hanno ricevuto soltanto alcuni dei sacramenti la possibilità di essere di nuovo accolti in un ambiente sicuro nel quale possono fare domande e riprendere il loro viaggio verso Dio. «La cultura cattolica tradizionale non forma ogni aspetto della nostra vita come in passato e le persone possono essersi allontanate per i motivi più diversi, perché la cultura circostante è cambiata oppure perché sono state ferite da alcuni sacerdoti», spiega padre Robinson. «Il programma 'Landings' ascolta le ragioni per le quali questi cattolici si sono allontanati dalla Chiesa e poi li accoglie con calore e li fa sentire benvenuti. In qualche caso diciamo a questi cattolici feriti che ci dispiace per quello che è successo e facciamo sentire loro che la loro esperienza è davvero importante». «Molti cattolici vengono attirati da Farm street per la possibilità che diamo loro di fare volontariato e per i ritiri che offriamo.

Alcuni ci contattano anche perché vogliono sposarsi e far battezzare i figli pur non frequentando regolarmente la nostra chiesa. Insomma la partecipazione alla vita della Chiesa cattolica è più fluida rispetto al passato. Molti non vengono tutte le domeniche oppure non vengono sempre per tutta la vita ma vengono e poi si allontanano e poi ritornano». Se 'Landings' è un programma di evangelizzazione per cattolici che non vanno in chiesa da anni, l’'Alpha programme' è un corso di formazione di grande successo diffuso in tutte le chiese cristiane e nato proprio a 'Holy Trinity Brompton'. «Da quando abbiamo avviato 'Alpha', nel 1990, 29 milioni di persone, in 169 paesi del mondo, hanno frequentato il corso, cifra che è di 1,2 milioni nel Regno Unito. Il 68% dei partecipanti hanno detto che 'Alpha' ha avuto un effetto molto positivo sulla loro vita», spiega Mark Elsdon-Dew, direttore di comunicazioni del programma. «Si tratta di quindici semplici lezioni sui punti fondamentali del cristianesimo pensate per chi non conosce la fede ma offriamo anche una cena, gruppi di discussione nei quali si possono fare domande e un’occasione per trovare amici e inserirsi in una comunità. Insomma usiamo quello che la gente fa di solito nella cultura che ci circonda, ovvero frequentare corsi o uscire a cena, per proporre il Vangelo».

«Alpha è stato sperimentato in 140 parrocchie cattoliche nel Regno Unito lo scorso anno e il numero sta crescendo anche in altri paesi del mondo», dice Michael Roche, cattolico, che si occupa della diffusione del programma nella chiesa di Roma. «Porta dentro la parrocchia quella nuova evangelizzazione che la chiesa ritiene indispensabile da cinquant’anni ma che, a livello locale, fa fatica ad offrire per mancanza di risorse. Un tempo, per i giovani, esistevano club e associazioni cristiane anche al di fuori della chiesa mentre oggi il parroco fa fatica a organizzare tutto da solo». «Ai giovani piace moltissimo incontrarsi in piccoli gruppi perché possono formare amicizie e fare domande», aggiunge Kitty Kay-Shuttleworth che si occupa di portare 'Alpha' nei paesi cattolici di tutto il mondo. «In fondo questo era la chiesa primitiva, gruppi di persone che vivevano insieme. Chi ha qualche anno in meno cerca autenticità e bisogna saper comunicare loro l’entusiasmo dei primi apostoli. 'Alpha' offre tutto questo e spesso i leader sono persone che, a loro volta, sono arrivate alla chiesa frequentando il programma».

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