Le vie della sostenibilità il grande lascito di Taranto
venerdì 29 ottobre 2021

Caro direttore,

si è appena conclusa a Taranto la 49ª Settimana Sociale dei cattolici italiani, incentrata sul tema dell’ecologia integrale, e anch’io porto con me da questi giorni un bagaglio di gratitudine e una volontà rigenerata nel mio mandato di senatore della Repubblica a rappresentare ciascun cittadino. Sono da sempre concentrato sul tema della sostenibilità e ritengo necessario e imprescindibile che su di essa si dialoghi. Ciò significa: portare a sistema le misurazioni sull’impatto e creare sinergie tra ciò che scandisce la vita di territori e comunità; perseguire la giustizia sociale attraverso politiche concrete a tutti i livelli di governo; attivare processi di co-progettazione tra Stato, mercati, Terzo settore e parti sociali; diffondere la pratica del 'voto con il portafoglio'; formare alla cittadinanza attiva; rendere accessibili le nuove tecnologie.

Non può che colpire un evento che, anche stavolta, ha avuto una corposa fase preparatoria e ha individuato 271 indicatori di buone pratiche, concreti termini di confronto in tutti gli ambiti del tessuto economico e sociale. Con elementi distintivi e centrali la creazione di reti, di comunità energetiche, di attività senza 'scarti', di politiche attive del lavoro, di formazione e reinserimento, di accompagnamento e sostegno ai giovani per percorsi lavorativi inclusivi... Viviamo in un’era di innovazioni, di tecnologia, di dati, statistiche e comunicazioni veloci eppure la Terra e i suoi abitanti sono diventati fragili e disorientati. Forse è la prova che non sono i numeri da soli a porre le basi per una vera crescita: solo i volti di ciascuna persona, associati a quei numeri, generano inclusione, benessere e felicità. Ambiente, lavoro e futuro devono perciò essere assunti come paradigma di un agire da far procedere in condivisione di obiettivi. Ritengo che le risposte al disagio di questi anni siano contenute in uno dei concetti cari a papa Francesco: lo sviluppo umano integrale.

Perseguire la giustizia sociale significa oggi, non solo rimuovere le disuguaglianze e le discriminazioni, ma promuovere il concetto di 'ecologia integrale', partendo dalla considerazione che nel mondo tutto è connesso e interdipendente. Per poter parlare di futuro e di sostenibilità occorre, dunque, investire sul capitale umano, dando priorità ai nostri giovani, primi protagonisti dei grandi cambiamenti che ci attendono.

Sono fermamente convinto che in tema di giustizia sociale ogni strumento può essere di valore se utilizzato esclusivamente per il bene comune. Ecco perché penso che i portatori di interesse debbano condividere azioni che vadano oltre profitto e mera convenienza, facendo propri i bisogni dell’intera comunità. E mi appassiona il dibattito sulla finanza, che appare quasi come un demone ma che, al contrario, potrebbe e dovrebbe essere green e sociale.

Da qui discende l’impegno per agevolare la finanza d’impatto, per le opportunità che offre in termini di contributo alla realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda Onu 2030, oltre che allo sviluppo di forme e modelli di innovazione sociale, favorendo le imprese sociali e di comunità attraverso incentivi e misure di consolidamento patrimoniale che spero di riuscire a introdurre nella prossima legge di bilancio. Tutto questo al fine di favorire le produzioni biologiche, l’economia circolare, l’energia ecosostenibile e l’innovazione digitale.

Proprio a partire dalla Settimana Sociale, constato che l’unica ragione possibile per parlare di futuro è il contrasto a ogni forma di povertà. È povero un mondo che inquina, è povero un sistema che non dialoga, è povero uno Stato che non ascolta i suoi cittadini e le generazioni future, sono povere di 'visione' le imprese che non considerano l’impatto sociale tra le proprie attività. Ma, prima di ogni cosa, è povera la persona alla quale si nega un futuro, privandola delle cure e del sostegno per il suo sviluppo umano. In questa direzione, lo rivendico ancora una volta, va il Reddito di cittadinanza, come misura concreta di contrasto alla povertà, che può essere migliorato non cancellato.

Grazie, dunque, alla Settimana Sociale di Taranto, spazio di espressione e di capacitazione, che dà senso e responsabilità a chi della sostenibilità non vuole farne uno slogan ma un’azione coerente, virtuosa e di impatto sociale.

Senatore M5s, segretario Commissione Finanze

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