«La CO2 è anche necessaria alla vita». Sì, come equilibrio e giusta armonia
domenica 15 settembre 2019

Gentile direttore,

come docente di botanica e di agronomia ho apprezzato su 'Avvenire' del 12 settembre, l’articolo: «Per catturare la CO2 milioni di nuovi alberi». Articoli su questo argomento compaiono ormai da anni nei media di ogni tipo. Ma mi permetta di aggiungere che se ci si limita esclusivamente al significato del titolo non si dice che il pane è pane, e, come suggerisce il Vangelo, non si dice 'sì' quando è 'sì' e 'no' quando è 'no', perché la realtà come nel caso appunto della CO2 è complessa e un giornale, in particolare e soprattutto 'Avvenire', deve educare a 'discernere', come ripetutamente raccomanda il Papa. Ciò che nell’argomento CO2 occorre dire 'sì' e ciò a cui si deve dire 'no'. Certamente in questo momento un incremento della CO2 riguardo al clima, all’Effetto Serra è dannoso, anche se per gran parte delle piante costituisce un livello molto al di sotto dell’optimum... Un giornale formativo e non solo informativo come 'Avvenire' non deve cadere nel facile errore di far intendere che la CO2 è sempre in assoluto negativa; bisogna sempre ricordare che essa è il principalissimo e insostituibile nutrimento dei vegetali, da essa quindi deriva il nostro pane. Compito molto difficile, ma necessario.

Gaetano Forni


Innanzitutto, gentile professor Forni, grazie dell’attenzione e dell’apprezzamento. Ciò che lei raccomanda è già presente nella consapevolezza mia e dei miei colleghi e in vario modo, più o meno esplicito, anche nei nostri articoli, nei quali si parla di «riduzione» dell’eccesso di CO2 prodotta dall’umanità, di «mitigazione», di «abbassamento» dei livelli. Nei titoli, invece, la sintesi a volte si impone. Ma raccontare le iniziative per «catturare la CO» non significa emettere una sentenza di condanna! Senza CO2 non c’è vita, con troppa CO2 idem. La vita è equilibrio e giusta armonia. E li richiede. Ci vuole intelligenza e generosità per capirlo e per agire di conseguenza. Buone lezioni, gentile professore, e buone letture. La saluto, sperando sempre di essere all’altezza dell’amicizia e della competenza di lettori come lei.

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