giovedì 6 gennaio 2011
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Caro direttore,vorrei scriverle a proposito del degrado che si sta avendo in televisione. Mi riferisco in particolare a quanto sta succedendo, su Canale 5, nella casa del Grande Fratello dove, non solo chi ha bestemmiato è stato lasciato all’interno della casa stessa, ma chi ha bestemmiato nella scorsa edizione è stato fatto entrare nella puntata di lunedì! Che cos’è? «Più bestemmi più vieni premiato»? Se poi penso che in Rai una persona (Beppe Bigazzi) è stato "esiliato"per aver detto che in tempo di guerra si mangiavano i gatti... Ma è assurdo! Mi scusi lo sfogo, ma spero che lei possa fare qualcosa. Le invio i miei più cordiali saluti.

Sara Mandelli

Personalmente, cara Sara, qualcosa l’ho fatta già da tempo: ho cancellato la brutta china del Grande Fratello dai miei possibili percorsi televisivi. Rifiutare certi prodotti tv è l’arma più forte di cui disponiamo, ma so anch’io che non è sempre sufficiente. E anche stavolta, purtroppo, ne abbiamo una prova assai chiara. Ci sono ideatori di spettacoli che pur di “fare ascolti” e tenere accesi i riflettori programmano – ma mi verrebbe da dire premeditano – incidenti–esca. Il caso del bestemmiatore è emblematico. Dico solo questo: mentre nel mondo ci sono decine di milioni persone che soffrono e vengono uccise per la propria fede, mentre ci sono cristiani condannati a morte per “blasfemia” solo perché non rinunciano alla nostra fede in Gesù Cristo «vero Dio e vero uomo», in Italia – culla del cristianesimo e cuore della cattolicità – non si fa solo spettacolo dell’offesa a Dio e alla buona educazione che accomuna credenti e non credenti, ma si mette in scena anche il rito dell’indulgenza verso un’autentica blasfemia espressa nella sua forma più volgare e urtante. Trovo assai grave, e mi sembra incredibile e incivile, che la dirigenza di Mediaset continui a subire e, dunque, avalli tutto questo.
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