Educazione sessuale e richiamo dell'Europarlamento alla Polonia
sabato 28 dicembre 2019

Gentile direttore,

nell’articolo apparso il 15 novembre 2019 sul quotidiano da lei diretto sotto al titolo «“La Polonia non deve criminalizzare l’educazione sessuale nelle scuole”» si riferisce della risoluzione del Parlamento Europeo del novembre scorso, che ha criticato la Polonia per il progetto relativo all’educazione sessuale e ha chiesto al nostro Parlamento di rigettare la proposta di introdurre le modifiche al codice penale. Si tratta della presunta “penalizzazione” di “un’adeguata educazione sessuale”. Nella notizia sembra che si adotti il parere del Parlamento Europeo, che è senza dubbio sfavorevole per la Polonia. Innanzitutto, sottolineo che si tratta di un progetto dei cittadini e non di un progetto governativo. Il suo intento non è quello di criminalizzare l’educazione sessuale, ma di realizzare il principio di protezione del minore e il «divieto di diffondere e apprezzare l’attività sessuale dei minori e degli atteggiamenti di carattere pedofilo». Sottolineo anche che nelle scuole polacche di primo e di secondo grado, da molti anni esiste una materia intitolata “Educazione alla vita nella famiglia”. Non ho alcun dubbio sul fatto che dobbiamo fare tutto quel che è possibile per proteggere i bambini e i minori dai crudeli danni che lasciano una tragica indelebile impronta sulla loro vita. Approfitto dell’occasione per trasmettere a lei e alla redazione di “Avvenire” i migliori auguri per la nascita del Figlio di Dio.
Janusz Kotanski, Ambasciatore di Polonia presso la Santa Sede

Gentile signor Ambasciatore, lei scrive a proposito di un brevissimo articolo che ha dato conto, sin da titolo, che ne è una citazione, della risoluzione che a metà novembre è stata approvata a larghissima maggioranza dal Parlamento europeo a proposito di una proposta di legge sull’educazione sessuale che è all’esame del Parlamento polacco e che prevede persino pene detentive per gli insegnanti di quella materia. Sacrosanto tutelare i minori, giusto contrastare ogni complicità persino ideologica con la pedofilia, assurdo criminalizzare una corretta e sana educazione sessuale proposta in armonia con le famiglie. Spero e mi auguro fortemente che il legislatore polacco saprà decidere in modo equilibrato e saggio.

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