venerdì 11 novembre 2022
La puntata di domenica 13 novembre, ore 7.30, racconterà dalla città dello stretto le scommesse vinte dalla Fondazione di Comunità Messina
Sulla Via di Damasco, a Messina un ritratto di futuro

A Messina, una ritratto di futuro. Sulla Via di Damasco (di Vito Sidoti), domenica 13 novembre, ore 7.30, su Rai Tre, raggiungerà la città dello stretto, per raccontare le scommesse vinte dalla Fondazione di Comunità Messina, che ha cambiato la vita e il futuro di famiglie e comunità, dando impulso a “buone pratiche” capaci di contrastare disuguaglianze e processi di mutamento climatico. Dal Museo d'Arte Contemporanea Horcynus Orca (MACHO), Eva Crosetta intervisterà Gaetano Giunta, fondatore e segretario generale della Fondazione, fisico teorico, “figlio spirituale” di quel movimento siciliano dell’antimafia ispirato da Falcone, Borsellino e padre P. Puglisi. La prima scommessa vinta è la rinascita di uno storico birrificio messinese, che ha resistito ai colpi della speculazione, grazie al coraggio e alla passione di 15 operai, come racconteranno Domenico e Francesca, due di loro. In puntata, anche la voce di una famiglia, quella di Iris e Benedetto, che ha vinto la scommessa della dignità, abbandonando per sempre il degrado della baraccopoli. In coda, dal borgo di Roccavaldina (ME), Giacomo Pinaffo presenta il nascente “polo olivettiano,” un prototipo di centro produttivo inclusivo e senza impatto paesaggistico, dove, tra l’altro, le trebbie di scarto del birrificio messinese diventeranno bioplastica. “Le disuguaglianze - ha detto Giunta - stanno diventando estreme e stanno superando quella soglia di prossimità che è necessaria persino per lo sviluppo economico. Questo lento suicidio ci porterà ad acquisire consapevolezza sempre più diffusa che dobbiamo operare una metamorfosi”. Regia di Alessandro Rosati.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: