Trump dichiarerà l'inglese «lingua nazionale»
di Redazione
In molti connotano la decisione con un chiaro intento di riaffermare la centralità dell'"americano" rispetto alla lingua ispanica che, come i migranti, sta "invadendo" gli Usa

C'era da attenderselo. Dopo la primazia nazionale era inevitabile anche quella linguistica. Nel Paese delle mille opportunità e delle mille lingue, quella franca sarà solo l'inglese, o meglio quel qualcosa che gli somiglia perché in continua evoluzione e crescente distanza dalla lingua di Shakesperare. Il presidente americano Donald Trump emetterà infatti un nuovo ordine esecutivo con cui stabilirà che l'inglese è la lingua ufficiale degli Stati Uniti. Lo rende noto la Casa Bianca, solo poche ore dopo il faccia faccia tra il tycoon made in Usa e il premier "true british" Keir Starmer, sottolineando che la decisione di Trump mira a creare ''coesione'' in un Paese storicamente caratterizzato da immigrazioni da tutte le parti del mondo. Gli Stati Uniti non hanno mai avuto una lingua ufficiale a livello federale e la decisione di Trump ne eleggerebbe una per la prima volta. Ma c'è già chi collega inevitabilmente l'unicità della lingua al "pensiero unico" del presidente: i migranti, che in prevalenza giungono proprio dall'America Latina.
"E' da tempo che l'inglese viene riconosciuto come lingua ufficiale degli Stati Uniti", si legge nel documento della Casa Bianca. L'ordine esecutivo di Trump "afferma che una lingua comune favorisce la coesione nazionale", prosegue. L'ordine esecutivo annullerà la direttiva emanata dall'ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton che imponeva alle agenzie federali e alle entità che ricevono finanziamenti federali di fornire alternative per chi non parla inglese. Tuttavia i sondaggi mostrano come la maggior parte dei cittadini ritenga che chi vive negli Stati Uniti debba parlare l'inglese in quanto lingua nativa predominante. Secondo Pew Research, poco più di otto adulti americani su dieci affermano che parlare inglese è molto o abbastanza importante per "essere veramente americani". Mentre lo "spagnolo" è associato ai latinos (ergo) immigrati. Basti un dato: negli Usa, al 2019 gli ispanici sono quasi 61 milioni, ovvero il 18% della popolazione totale. Buona parte di loro, secondo i dati forniti dallo US Census Bureau nel 2017, in casa parla spagnolo: 40 milioni di persone, il 13,3% di tutti i residenti maggiori di 5 anni nel Paese.
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